“Bere birra aumenta il rischio d’infarto”, da Pescolanciano Angelo Scacco risponde ai ricercatori dell’università di Oxford
La notizia apparsa sul quotidiano Il Messagero (clicca qui) ha sollevato un vespaio fra i produttori italiani di vino e birra che naturalmente non accettano il verdetto del gruppo dei ricercatori dell’università di Oxford, i quali, scrive il quotidiano romano, “hanno analizzato un campione di 500.000 persone in Cina, sostenendo che bere uno o due bicchieri di bevande alcoliche alla sera aumenta sensibilmente il rischio di subire un infarto in età senile: l’aumento sarebbe del 10-15% in dieci anni“.
Dal Molise fa sentire la voce il birrificio artigianale La Fucina di Pescolanciano. Al nostro microfono dice la sua Angelo Scacco, titolare della piccola azienda insieme a Giovanni Di Salvo. Il mastro birraio evidenzia come le produzioni artigianali si distinguano per l’alta qualità, invitando l’utenza a riflettere ed a considerare quanto la genuinità delle materie prime non possano in alcun modo nuocere alla salute, addirittura, accorciando la vita (clicca qui).
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