San Tommaso voleva toccare per credere, “Beati coloro che hanno creduto senza aver visto”
In queste domeniche è la gioia e la pienezza della risurrezione che dà senso al nostro convenire per celebrare la Pasqua della settimana. Il Signore Risorto torna in mezzo a noi anche quando le nostre porte sono chiuse.
Continua a visitarci col dono del suo Spirito, quasi a ravvivare e rafforzare la nostra fede, talvolta incerta e dubbiosa come quella del personaggio centrale del Vangelo: Tommaso, uno dei Dodici detto Didimo, cioè gemello. Gemello di chi? Nostro gemello. Tommaso vuole toccare. Come tanti di noi, vuole toccare per credere.
Incredibile! Alla Maddalena Gesù dice: Non mi toccare. A Tommaso: Metti qui il tuo dito. Beato lui! Non ha toccato. Si è fidato, ha creduto alla parola del suo Signore e il suo dubbio lo ha aperto alla grande professione di fede: Mio Signore e mio Dio! C’è quel possessivo che dice l’intensità e totalità di un rapporto con Gesù: tu sei il mio Signore, tu sei il mio Dio! E per noi e per quelli che credono senza toccare?
Fortunati! Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto. In fondo siamo debitori a Tommaso.
Dal Vangelo secondo Giovanni:
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
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