Roccamandolfi, in migliaia all’addio a Pietro Ricciardone. Il comune proclama il lutto cittadino
Una tragica fatalità consumata nel giorno della “liberazione” ha messo in ginocchio emotivamente la comunità di Roccamandolfi per l’improvvisa scomparsa di Pietrangelo Ricciardone.
Così era registrato all’anagrafe, ma per tutti era “Pietro”, cinquantaquattranni compiuti a marzo, operaio dello stabilimento Eta (Estrusione Tecnologie Avanzate) di Pozzilli, capo del gruppo di Minoranza della lista civica “Insieme per Roccamandolfi”. Eletto consigliere comunale tre anni fa nel suo paese d’origine.
Lascia la moglie Giuseppina Berlingieri, i figli Luca (in servizio a Taranto nella Marina Militare); Giada (studentessa, che il giorno della scomparsa del papà avrebbe festeggiato 17 anni) e la quattordicenne Letizia.
I cavalli la sua passione più grande. Sport che lo ha reso celebre in ogni angolo del Molise. Grande organizzatore di trekking, collaborava con il centro ippico Samarcanda ad Isernia. Qualche anno fa lo immortalammo durante la transumanza da San Marco in Lamis a Frosolone, a seguito dei 500 buoi dell’azienda di Carmelina Colantuono, insieme all’inseparabile amico di tante avventure Tonino Del Riccio.
Hobby che amava così tanto da costargli la vita. E’ morto in sella al suo cavallo, cadendo accidentalemente mentre portava in escursione un gruppo di amici. Una tragedia che ha trasformato la giornata soleggiata – salutata dalla presenza di centinaia di presenze, venute a svolgere le attività all’aria aperta nel meraviglioso territorio di Roccamandolfi – in un incubo collettivo.
Impegnato con eccezionale spirito di abnegazione nel sociale, ha dato sempre una mano a tutti, in modo spontaneo e gratuito. Lo sanno bene le innumerevoli Associazioni di Roccamandolfi, tra tutte la Pro Loco e “Orizzonti del Matese” alle quali ha puntualmente messo a disposizione mezzi e materiali, ma soprattutto le sue innate capacità organizzative e quella voglia di aiutare il prossimo che lo ha reso unico e benvoluto da chiunque. Il comune ha dichiarato il lutto cittadino.
A testimoniarlo, ieri pomeriggio, una folla mai vista venuta ad assistere alla cerimonia funebre officiata dal parroco don Jose Lopez nella Chiesa di San Giacomo Maggiore da ogni angolo del Molise, ma anche dalle regioni limitrofe. Ad accompagnarlo fino al cimitero, praticamente insieme a tutto il paese, c’era anche Giuseppe Marasco, comandante generale del corpo “Civilis Engea” delle Guardie Ecologiche Ambientali; i militari della stazione dei Carabinieri – Forestali di Roccamandolfi, coordinati dal brigadiere Giovanni Monaco e una delegazione di carabinieri della stazione di Cantalupo nel Sannio.
Si ringrazia “Idio” produzioni e la Pro Loco di Roccamandolfi per la gentile concessione delle immagini sui cavalieri di Roccamandolfi, tratte dal movie promozionale “Naturalmente Liberi“.
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