Capracotta, gli odori dell’estate sul pianoro di Prato Gentile: domenica 4 agosto torna la ‘Pezzata’
Data clou per Capracotta quella del 4 agosto prossimo. In quella data sul pianoro di Prato Gentile ancora una volta prenderà il via La Pezzata, la sagra a base di carne di pecora cotta in enormi caldai. Una tradizione che si perpetua dagli anni 60 come affermano gli organizzatori.
“All’inizio degli anni ’60 – raccontanto gli organizzatori dell’evento – l’Amministrazione Comunale di Capracotta pensò di organizzare una sagra che potesse far conoscere a tutto il Molise ed anche oltre, un piatto tipico capracottese la cui ricetta rispecchiava le radici e le origini di quel popolo di pastori. Nacque così la sagra della Pezzata. L’origine di questa pietanza risale ai giorni in cui la transumanza tra le montagne dell’Alto Molise ed il tavoliere delle Puglie era pratica comune. Accadeva talvolta che nel guadare un fiume o nell’attraversare un punto più impervio, qualche animale si azzoppasse e non fosse più in grado di proseguire il viaggio. Diventava irrimediabilmente allora la cena dei pastori che potevano cucinarlo, dopo averlo “depezzato”, con le poche cose disponibili ad una carovana in viaggio“.
Confermando la regola che vuole le cose semplici essere le più gustose, la Pezzata, da piatto d’emergenza dei pastori è diventata una prelibatezza da buongustai. “Ingrediente fondamentale – riprendono da Capracotta – è ovviamente la carne di pecora che acquista il suo gusto particolare grazie ai pascoli d’altura dove gli animali rassodano i loro muscoli (che diventeranno carne) brucando per chilometri nei prati montani quantitativamente meno ricchi dei corrispondenti di pianura ma qualitativamente molto più nutrienti. La carne viene cotta in grandi paioli riempiti d’acqua. La prima operazione da compiere è la “schiumatura”, ovvero l’eliminazione del grasso in eccesso venuto a galla a seguito della cottura, dopodiché, oltre al sale, si aggiunge qualche patata (anche con la buccia) che continua ad assorbire il grasso rilasciato durante la lunga cottura (almeno 4 ore) e qualche pomodoro per dare colore al brodo senza renderlo, però, troppo rosso. Questa è la ricetta base“.
Variazioni sul tema contemplano l’aggiunta di altri odori come sedano, carote, cipolle e un pizzico di peperoncino. Per la Pezzata ci sono diversi souvenir. Dalla ciotola che accoglie la carne, alle posate in legno e tanto altro ancora. Una data da inserire negli appuntamenti estivi da non perdere.
Vittorio Labanca
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