Cartiera di Castel San Vincenzo, la grande storia di una piccola comunità
Ancora una volta la piccola comunità, dal cuore grande, della piccola frazione di Castel San Vincenzo è in fermento per preparare la Festa della Cartiera.
La frazione si snoda lungo la parte inziale del fiume Volturno e la sua posizione particolarmente favorevole: abbondanza di acqua, terra fertile e terra fertile, ha favorito sin dal medioevo una particolare vivacità: economica, sociale e culturale. Un momento di aggregazione fortemente voluto dalla famiglia Martino – Marzullo proprietaria dell’antica fabbrica di carta ubicata proprio nella predetta località.
La festa della Cartiera nasce qualche anno fa in ricordo di Giuseppe Martino. Il suo desiderio di festeggiare il centenario della Cartiera (20 Agosto 1903 – 20 Agosto 2003) si è concretizzato in un appuntamento fisso riservato agli abitanti della frazione e a quanti hanno il piacere di condividere e vivere le storie della Cartiera.
Nel corso degli anni gli incontri hanno visto consolidarsi la formula del narrare le piccole e grandi storie che hanno contribuito a costruire l’identità di questa comunità e poi il convivio preparato ed offerto con generosità dagli abitanti della Cartiera.
Ogni appuntamento ha avuto un tema centrale intorno a cui si è costruito l’evento: la fondazione della Cartiera, l’antico quartiere industriale dell’abbazia di San Vincenzo al Volturno, l’Erbario di Castore Durante, la devozione alla Madonna delle Grazie ed altri.
L’argomento di quest’anno, che sarà discusso mercoledì 21 agosto, presso il Bar La Botte, alle ore 18.30, è la tradizione cristiano – popolare di recarsi in pellegrinaggio a Canneto.
La manifestazione prevede un primo momento in cui Valentina Di Meo abitante della Cartiera, autrice di una piccola pubblicazione sul pellegrinaggio a Canneto da parte di alcuni paesi dell’Alta Valle del Volturno, e Alessandro Marzullo discendente delle famiglia Martino, proprietaria della fabbrica di carta in Cartiera, affronteranno il tema del pellegrinaggio attraverso l’alimentazione, un veloce excursus dal medioevo ad oggi alla scoperta di come è cambiata la “bisaccia” del pellegrino.
Seguirà un momento conviviale, ovvero per chi vorrà partecipare alla mensa del pellegrino presso il Bar Botte 40, locale che ospita e patrocina l’evento.
L’ingresso è libero e gratuito.
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