Castel di Sangro, Vittorio Onorato spegne 100 candeline
Una giornata speciale a Castel di Sangro, oggi, per Vittorio Onorato che ha raggiunto il grande traguardo dei 100 anni. Penultimo di sei fratelli, classe 1919. “La sua è stata una vita di sacrifici poiché ha vissuto la povertà di quei tempi e soprattutto, la guerra“. Raccontano i suoi familiari a TeleAesse.
“Sin da piccolo aiutava la sua famiglia portando al pascolo gli animali in alta montagna, completamente solo. Da adulto, fu chiamato alle armi e tra a marzo del 1940: partì per Tobruch (Libia). Vittorio si guadagnò il grado di caporal maggiore. Era un coraggioso mitragliere.
Il 27 Marzo del 1941 fu catturato dagli inglesi. Da Giarabub fu tradotto in Egitto, a Porto Said, passando per il canale di Suez. Mentre raggiungeva Durban (Sud Africa) tentò di buttarsi a mare, date le condizioni estreme di salute. Il destino volle che un suo compaesano (di Castel di Sangro) mentre era a bordo della nave, lo riconobbe e lo persuase a desistere. Lo trasportarono con il treno a Zonderwater: un campo di concentramento italiano vicino Pretoria.
Il 30 Giugno 1942 dal Sud Africa fu trasportato in nave (40 giorni e 40 notti) verso l’Inghilterra ed arrivò l’otto Agosto 1942 a Liverpool e poi ad Oxford.
In Inghilterra fu messo in una Farm (fattoria) di Oxford dove, fortunatamente trovò un proprietario dal buon cuore che lo accolse con affetto e lo trattò da vero familiare. Fu proprio ad Oxford che il destino gli fece riabbracciare dopo quattro anni il fratello Giovanni, nella stessa farm, dove continuarono a lavorare assieme.
Finalmente nel Luglio del 1946, a fine della guerra, fu rimpatriato in Italia, anche se la sua vita continuò con sacrificio, lavorando come muratore e come manutentore delle strade percorrendo le nostre vie di montagna (allora dissestate e non asfaltate), anche nei freddi periodi invernali a bordo di un motorino Malaguti. Il 18 Dicembre 1949 sposò la sua Nella, avendo due figli, Antonio e Laura“.
La sua vita è continuata, dopo la pensione, in modo sereno e gioioso. E’ stato il presidente della sezione combattenti e reduci di Castel di Sangro per ben 26 anni. Oggi è contornato dai suoi cari, la moglie Nella (93 anni), i figli, i nipoti ed i pronipoti.
In occasione del compimento dei suoi 100 anni, i familiari hanno organizzato una grande festa, coinvolgendo il parroco del paese Don Domenico Franceschelli e il primo cittadino che gli ha consegnato una pergamena e la medaglia d’oro. Il complesso bandistico di Barrea ha allietato il bel momento di festa.
I figli Antonio e Laura; i nipoti Claudia, Stefania e Matteo e la pronipote Marta, gli esprimono affettuosi auguri. La redazione di TeleAesse si associa augurando lunga vita a Vittorio.
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