Ospedale Agnone, pressing dei sindaci dell’Alto Molise
Ancora sanità e ospedale Caracciolo al centro dell’attenzione del sindaco di Agnone Lorenzo Marcovecchio. Per trovare nuove soluzioni sono stati interpellati anche l’ex direttore generale dell’Asrem di Agnone, Giovanni Di Pilla, e della dottoressa Testa. “Su richiesta dei sindaci dell’Alto Molise ed Alto vastese” ha detto il sindaco – presso la sala consiglio del Comune di Agnone – si è tenuto un’ulteriore incontro alla presenza anche della dott.ssa Testa e del dott. Di Pilla, già manager Asrem.
Dopo aver rappresentato gli ulteriori sviluppi che stanno riguardando la questione sanitaria, ai due professionisti è stata chiesta la redazione di un piano che possa essere presentato ai commissari alla sanità al fine di sostituire o integrare quella che, ad oggi (seppur in via non ufficiale) appare essere la bozza di piano che il prossimo 21 novembre dovrebbe essere presentata ai ministeri competenti.
Data l’esperienza e la profonda conoscenza – ha aggiunto – non è stato necessario spiegare quello che è stato il “San Francesco Caracciolo ” non solo a livello strutturale ma anche a tutela della salute di quei cittadini che abitano questi territori. Anche da loro, però, è emersa la necessità di una ulteriore tutela regionale che, oggi, potrebbe avvenire solo grazie a quella legge sulla montagna mai attuata.
Una legge che oggi, in situazioni ordinarie, potrebbe – anche con la riforma del titolo V della costituzione – essere ulteriormente rispondente ai bisogni di un territorio rispetto al momento della sua stesura allorquando, la competenza sanitaria, era rimessa allo stato centrale.
Purtroppo, però, la situazione di commissariamento ed il piano di rientro nel quale versa la regione Molise oramai da 13 anni, richiederebbero ulteriori accortezze per una sua corretta applicazione.
Alla dottoressa Testa e al dott. Di Pilla, prima del congedo, è stata trasmessa la delibera approvata alla unanimità dal Comune di Agnone nella quale venivano richiesti alcuni standard minimi previsti per l’ospedale di area disagiata alla cui qualifica è stato, ribadito, di non poter prescindere.
In attesa di avere risposte anche dai commissari ai quali è stato chiesto di conoscere la bozza effettiva del POS che dovrebbe essere presentata, è stato chiesto ai due professionisti di produrre in tempi brevi quanto a loro richiesto, così da poter sottoporre il lavoro a chi di competenza.
Con lo spirito di abnegazione che li ha sempre contraddistinti e con enorme disponibilità, gli stessi si sono fatti carico di questo non facile compito.
“Per tutto questo – ha concluso il sindaco di Agnone- a loro va il ringraziamento di tutta la comunità così come a tutto quel personale medico e paramedico che, con enorme sacrificio, quotidianamente continua a mantenere accesa la fiammella della speranza“.
Vittorio Labanca
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