Agnone tributa l’ultimo saluto a Enrico Marinelli: l’angelo custode di papa Giovanni Paolo II
Ha ricevuto l’estremo saluto soprattutto dai suoi compaesani e poi dai suoi “uomini della Polizia”. Una folla commossa ha affollato nel pomeriggio del 18 novembre, la chiesa di Sant’Amico di Agnone per porgere l’estremo saluto ad Enrico Marinelli, ex Prefetto e “Angelo Custode” per ben quindici anni di Giovanni Paolo II.
Un uomo che nella sua vita non si è risparmiato e ha fatto davvero del bene essendo un profondo credente. Forse l’unico desiderio non realizzato per il “Generale del Papa” è stato quello di non diventare sindaco della sua Agnone che candidandosi nelle votazioni del 2004 e occupando, poi, gli scranni di Palazzo San Francesco fino al 2009 nelle forze di minoranza. Un uomo che fino alla fine tempestava di lettere e telefonate il sindaco e gli amministratori proponendo idee per il divenire della cittadina altomolisana.
Un vero personaggio Enrico Marinelli, uomo di spessore e di cultura. Nella chiesa oltre alle massime autorità amministrative, il viceprefetto di Isernia ed una quarantina di rappresentanti del Corpo di Polizia provenienti dall’Ispettorato del Vaticano. Ha celebrato don Mimì Fazioli, Responsabile dell’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali, insieme al clero locale. Il celebrante ha altresì portato i sentimenti del Vescovo di Trivento, Mons. Claudio Palumbo, non presente in Molise e per questo assente al rito funebre.
Tantissimi i messaggi e gli attestati di cordoglio che la moglie Sandra con i figli Fabio, Luisa ed Anna hanno ricevuto in questa triste occasione. Con la dipartita di Enrico Marinelli Agnone perde un suo figlio diletto che ha contribuito a far conoscere la cittadina alto molisana nei massimi vertici dello Stato del Vaticano. A fine della celebrazione il feretro è stato trasferito a Benevento per la cremazione per poi far ritorno ad Agnone dove riposerà nel locale cimitero cittadino.
Vittorio Labanca
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