Agnone semideserta, chiudono i mercati e le fiere
Sembra che c’è il coprifuoco ad Agnone. Bar vuoti, esercizi commerciali chiusi, pochissimo traffico automobilistico per non parlare di quello pedonale.
La paura di contrarre il coronavirus è tanta anche se fortunatamente nel Molise altissimo non sono stati registrati casi “positivi” alla malattia. Anche chi passeggia indossa le mascherine. Tutte i negozi hanno comunicato di effettuare le consegne a domicilio.
Così anche i ristoranti che possono ospitare gli avventori solo per il pranzo sono pronti a prenotazioni telefoniche e consegna a casa per la cena. Alla chiusura dei negozi è seguita anche quella del Comune.
Il sindaco Marcovecchio, che ricordiamo è in auto-quarantena dopo aver soggiornato in Trentino, ha disposto la chiusura del Comune alle persone esterne.
Nel palazzo di via Verdi possono accedere ora solamente gli impiegati; interdetto anche il mercato settimanale e le fiere previste sul territorio di Agnone mentre resta limitato l’accesso agli uffici del Giudice di Pace dalle ore 9.00 alle ore 11.00 esclusivamente per le urgenze.
Anche il Comune di Agnone come quelli dell’hinterland, ha attivato il servizio a domicilio di beni di prima necessità quali alimenti e farmaci.
Servizio questo (0865.723216 dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 13.00 ed il lunedì e il giovedì anche dalle ore 16.00 alle 18.00) riservato agli ultrassessantacinquenni.
Chiusi gli ambulatori ospedalieri mentre gli ambienti del San Francesco Caracciolo vengono quotidianamente sanificati. Sembra proprio di vivere un periodo di carestia o di guerra anche se ad Agnone fortunatamente gli esercizi commerciali non sono stati presi d’assalto e sono tutti riforniti di merce.
Vittorio Labanca
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