Capracotta, Monaco contesta la convocazione del consiglio comunale e scrive al Prefetto
Periodo di precauzioni per il coronavirus e lettera per stigmatizzare la convocazione consiliare del Comune di Capracotta scritta al Prefetto di Isernia, Cinzia Guercio, da Antonio Vincenzo Monaco, capo gruppo di minoranza al Comune del centro alto molisano. “Nota inviata al Prefetto di Isernia per conoscere le motivazioni che hanno indotto la Prefettura a dare l’assenso alla riunione del consiglio comunale di Capracotta in un momento di forti restrizioni per tutti i cittadini italiani, mentre tutti ci dicono di non fare incontri, altri la pensano diversamente” commenta Monaco.
La seduta consiliare è prevista per venerdì 13 marzo e riguardano anche le “ Problematiche inerenti il contagio da covid-19 con richiesta urgentissima di intervento da parte del prefetto di Isernia“.
“Eccellenza – scrive Monaco – con nota prot. 1159 del 6 marzo 2020 il sindaco di Capracotta ha convocato il consiglio comunale per il giorno 13 marzo 2020 alle ore 17,30 ed in seconda convocazione per il giorno 17 marzo 2020 alle ore 17,30, con all’ordine del giorno alcuni argomenti e tra questi l’approvazione del DUP e del bilancio di previsione 2020–2022. La convocazione è stata inoltrata antecedentemente agli sviluppi che hanno interessato in maniera dilagante il propagarsi del contagio da COVID-19, che ha portato prima all’emanazione del DPCM del giorno 8 marzo 2020 e poi a quello del 9 marzo 2020 che ha esteso all’intero territorio nazionale le disposizioni per attenuare e prevenire la diffusione del virus. Alle luce degli sviluppi delle ultime ore, in data odierna lo scrivente, capogruppo di minoranza, ha inoltrato formale richiesta al sindaco chiedendo il differimento del consiglio a data da destinarsi. Con vota prot.1221 del 10 marzo 2020, il sindaco di Capracotta ha confermato, sentita la prefettura di Isernia, la convocazione del consiglio informando che lo stesso si terrà in altra sala per “garantire la distanza minima di sicurezza”.
A parere di chi scrive la conferma della convocazione del consiglio comunale è surreale, al di fuori di ogni logica condivisibile ed a parere di chi scrive in palese contrasto con quanto dettato dal DPCM dell’8 marzo 2020 che impone di limitare convegni, riunioni, congressi ed altro. Ed è ancora più surreale affermare che sarà garantita la distanza di sicurezza, forse prevedendo un consiglio a porte chiuse (?) o forse limitando l’accesso dei cittadini per assistere ai lavori consiliari (?). Una decisione gravissima quella del sindaco di Capracotta per la quale, mi dispiace constatarlo, c’è l’avallo della Prefettura, (!) a dispetto di tutte le indicazioni che ci vengono fornite a livello internazionale, nazionale e locale dalle Autorità Sanitarie e dalle istituzioni dello Stato Centrale, che ci invitano a restare a casa al motto di “#iorestoacasa”.
Se si pensa che il contagio si possa combattere in questo modo, allora è la resa di tutti, anche dello Stato. Ed a nulla serve constatare che alla data odierna sono oltre 10mila i contagiati in Italia, con centinaia e centinaia di vittime, proprio oggi che tutti i Governatori delle Regioni Italiane chiedono al Governo misure ancor più restrittive per combattere il dilagare del contagio. Si ritiene che il sindaco, responsabile della protezione civile a livello locale, avrebbe dovuto autonomamente rinviare il consiglio e non andare alla ricerca del sostegno della Prefettura (ricevendo un assenso di cui non si conoscono le modalità con cui è stato concesso, se in forma scritta o verbale). Non tocca a chi scrive accertare se ci sia la violazione di una norma, chi scrive ritiene solamente che il buonsenso dovrebbe portare in altra direzione.
Eccellenza, si chiede che la S.V. Ill.ma valuti attentamente quanto finora esposto affinché la Prefettura di Isernia, massimo Organo dello Stato a Livello locale, che in base di quanto asserito dal Sindaco di Capracotta ha avallato la decisione di quest’ultimo, fornisca le dovute delucidazioni non allo scrivente ma all’opinione pubblica in generale (chiamata a sacrifici e restrizioni che limitano anche la libertà di movimento e di aggregazione) sulle motivazioni che hanno indotto a dare l’assenso a fare una riunione pubblica per la quale, tra l’altro, non c’è alcuna palese urgenza, atteso che con decreto del 28/2/2020 (G.U. n. 50 in pari data) è stato fissato al 30 aprile 2020 il termine ultimo l’approvazione del bilancio di previsione 2020-2022 (salvo ulteriori prevedibili proroghe).
Se la Prefettura di Isernia dovesse confermare che il consiglio comunale di Capracotta del prossimo 13 marzo si potrà regolarmente tenere, accetterò e rispetterò questa decisione, ma informo che il gruppo di minoranza non parteciperà ai lavori consiliari per solidarietà al popolo Capracottese, ai tanti Molisani, alle migliaia di Italiani e cittadini di tutto il mondo colpiti dal COVID-19, a tutti coloro che piangono i loro cari e per solidarietà, mi permetta di dirlo, nei confronti degli esercenti le attività di pubblico esercizio della mia località, che mostrando una sensibilità totalmente diversa da altri, per la tutela di tutti, proprio questo pomeriggio hanno deciso unanimemente di chiudere completamente le loro attività per ben due settimane, con i danni economici che non possono sfuggire a nessuno. Sono certo – conclude la missiva firmata da Monaco – che la S.V. adotterà i dovuti provvedimenti per porre rimedio a quanto sta accadendo e per rafforzare la fiducia nello Stato che Lei rappresenta nella nostra Provincia“.
Vittorio Labanca
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