Agnone, Il ‘Caracciolo’ pronto per i posti di rianimazione
Lettera inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, al Ministro dell’Interno, della Sanità, Roberto Speranza, nonché al Prefetto di Isernia e al Presidente della Regione Molise, quella del sindaco di Agnone, Lorenzo Marcovecchio, che dopo le proposte di allestire ospedali anche su navi militari o capannoni o altro in questo delicato momento che la Nazione sta attraversando a causa del coronavirus, ha voluto ricordare la disponibilità del San Francesco Caracciolo quale presidio sanitario che garantisce il diritto alla salute ai cittadini del Molise e dell’Abruzzo e che sarebbe pronto ad ospitare posti di rianimazione.
“Nel Comune da noi amministrato – scrive il sindaco Marcovecchio – esiste e resiste un ospedale che, sebbene depotenziato, sebbene mortificato, sebbene ridotto all’osso, garantisce ed offre quel diritto alla salute (mai come adesso sacro ed inviolabile) ad una Comunità che varca i confini regionali.
Senza dilungarci con storie ed aneddoti dei tempi che furono e senza rivendicare colpe e meriti in questi lustri trascorsi – aggiunge – nel giorno in cui la Regione Lombardia si appresta a valutare la riconversione di un ex capannone industriale a struttura sanitaria, non possiamo non implorarvi di tenere in considerazione il “San Francesco Caracciolo” dotandolo di posti di rianimazione tanto rari e tanto utili in questo periodo. Non solo la nostra popolazione (composta in prevalenza da anziani) ma tutta la Regione Molise potrebbe beneficiarne soprattutto ora che gli spostamenti sono stati ulteriormente ridotti. Facciamo presto – chiosa il sindaco di Agnone – Il tempo, purtroppo, è una variabile non gestibile e oltremodo preziosa“.
Vittorio Labanca
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