Coronavirus – “Guardiamoci”, i versi commoventi di Cesira Donatelli
Una sensibilità non comune quella dimostrata nel corso degli anni dalla scrittrice e poetessa ateletese Cesira Donatelli, che anche stavolta, in un periodo storico senza precedenti, affida alla sua penna.
“Voglio attestare la mia vicinanza a Castel di Sangro ed ai suoi figli scrivendo una poesia – dice Cesira – che spero riesca a trasmettere stima, affetto e speranza per un immediato trionfo. Il pensiero è per le nostre terre ma è un messaggio a tutta la nostra Italia“.
Guardiamoci
Il fiume divide le sue sponde,
erge lontananza,
recinta la parola,
straripa per palesar forza,
colma e fa rumore,
vuole la via, estirpa vita,
rastrella nel percorso,
glaciale depone al mare.
Le rive incuranti,
lo sfidano,
si cercano,
si guardano,
si vegliano.
L’ alveo fortificato culla
radici e arbusti
li nutre e li ciba di tempo.
La fame di un fratello
è la commensale di tutti,
la sete di una sorella
ci porta a guardare la brocca vuota.
Torniamo al fiume,
parliamo con la sua voce,
carezziamo il limo dello straripo,
corichiamoci alle radici dell’albero che nutre,
baciamo i fiori sbocciati sul suo costato,
andiamo per la sua strada,
ci condurrà al mare.
Il mare ci guarderà salpare,
spiegheremo’ ricamate vele,
torneremo a timonare canti,
doneremo sempre scialuppe,
caleremo reti sane,
pescheremo vita lustra,
delfini di un sogno zecchino,
ammiragli decisi
di forza,
di coraggio,
di libertà,
di fede,
di amore per l’altro.
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