25° anniversario visita di papa Wojtyla, Agnone annulla tutte le celebrazioni
Annullate tutte le commemorazioni, le celebrazioni o gli eventi che possono far radunare persone a causa del covid-19. E così anche il 25° anniversario della venuta del Papa ad Agnone che cade domani 19 marzo, San Giuseppe, sarà una giornata caratterizzata dal silenzio. In piazza Giovanni Paolo II, grazie a Clemente Zarlenga, cittadino molto legato anche al compianto prefetto Enrico Marinelli artefice della visita papale di cinque lustri fa, campeggia sulla facciata del palazzo, una scritta luminosa con i numeri romani che indicano “XXV”. Nella stessa piazza, lì dove fu montato il palco, una mattonella bronzea al centro della pavimentazione stradale, da molti non vista, ricorda la particolare benedizione di Karol Wojtyla alla popolazione di Agnone.
Sempre nel medesimo slargo una grande lapide marmorea ricorda l’evento. “Da questa piazza – si legge sulla lapide – il 19 marzo 1995 Papa Giovanni Paolo II in un abbraccio di folla commossa e riverente parlò agli artigiani nel mondo ricordando che è vera dignità dell’uomo l’arte sublimata nella fede. La gente dell’Alto Molise testimone privilegiata dell’evento ne consacra ai futuri la memoria“.
Inoltre alle ore 16.00, ora in cui l’elicottero della Santa Sede atterrò con il Papa Santo presso lo stadio Civitelle, come accade ogni giorno da venticinque anni, dalla chiesa dell’Annunziata, grazie al devoto Sandro Patriarca, una campana appositamente fusa rintocca per ricordare l’evento. Domani invece sarà il grosso campanone della Pontificia Fonderia, vistata dal Papa polacco, a suonare insieme a tutti i sacri bronzi delle chiese agnonesi, per ricordare ciò che avvenne venticinque anni fa.
In filodiffusione dalla Pontificia verrà officiata la santa messa da parte del parroco don Onofrio Di Lazzaro, benedetta la campana di San Giovanni Paolo II con il saluto del sindaco Lorenzo Marcovecchio, mentre resterà “muto” ed illuminato il museo dedicato al Santo Padre con la poltrona dove sedette ad Agnone il pontefice e gli oggetti dallo stesso benedetti, tutto visibile attraverso una vetrata in un locale antistante il teatro e attiguo alla chiesa di Sant’Emidio ma che rimarrà in questi giorni deserto per decreto ministeriale che vieta la circolazione anche a piedi e senza validi motivi. Insomma un anniversario inconsueto con la speranza che i festeggiamenti si possano fare al più presto, alla presenza anche del Vescovo di Trivento, Mons. Claudio Palumbo ed in pompa magna così come la ricorrenza vorrebbe.
Vittorio Labanca
Leave a Reply
Devi essere connesso per pubblicare un commento.