Esclusivo – Agnone, “Evacuazione anziani”. Intervista all’ex sindaco Marcovecchio: “Pronta la denuncia alla Procura”
Segue costantemente l’andamento del Comune che ha dovuto lasciare dopo la sfiducia avuta anche dai suoi consiglieri soprattutto in questo periodo di covid-19. Così l’ex sindaco Lorenzo Marcovecchio non molla il divenire della sua Agnone.
Periodo di vera crisi?
“Non parliamo della crisi Comunale ora visto che c’è un allarme ben più grave che attanaglia anche la popolazione agnonese. Ci sarà tempo, poi, per analizzare ciò che ha determinato la mia debacle al Comune”.
Oggi è uno spettatore della Cosa Pubblica?
“Non credo essere un semplice spettatore finchè posso fare qualcosa per Agnone continuerò a farla soprattutto ora in clima di coronavirus”.
Ha visto l’altra sera il trasferimento degli anziani dalla casa di riposo Tavola Osca?
“Quanto accaduto l’altra sera è qualcosa che merita approfondimento. Non solo morale ma soprattutto giuridico. Sono venuti di notte, come i peggiori delinquenti, a depredarci degli affetti e dei sentimenti. Dei nostri nonni, del bene più prezioso. E lo hanno fatto senza che nessuno sapesse o, meglio, senza che nessuno potesse o volesse metter becco su una situazione del genere forse perché – allontanare quanto prima degli anziani positivi dal Comune di Agnone – significava liberarsi quanto prima di un probabile/possibile problema”.
Cosa la turba di più in merito?
“Non discuto assolutamente la scelta. Qualsiasi essa fosse stata ci sarebbero stati degli elementi a favore e degli elementi contrari. Discuto il metodo. Discuto l’orario. Discuto una schiera di lampeggianti che hanno illuminato a giorno un angolo della Nostra Città portando in strada anziani, che di solito, a quell’ora dormono o sono in procinto di dormire. Abbiamo ascoltato le parole del direttore Asrem Oreste Florenzano “ieri mattina abbiamo letteralmente sfondato un muro garantendo un secondo accesso all’ospedale di Venafro“. Abbiamo e stiamo sentendo i familiari dei pazienti trasferiti che lamentano l’assenza della dotazione minima che dovrebbe avere un ospedale. Abbiamo sentito la rabbia, la preoccupazione e la paura degli stessi operatori del SS Rosario. Impreparati a ricevere e dare assistenza ai loro nuovi pazienti per come dichiarato in una nota anche dallo stesso Sindaco Ricci. E allora mi chiedo: a chi ha fatto comodo trasferire in fretta e furia gli anziani alle ore 21.00? A chi avrebbe creato problemi anche solo una notte in più di permanenza nella Città di Agnone, permettendo anche una migliore organizzazione dell’ospedale Venafrano?”
Ma in merito lei che può fare?
“Al momento cerchiamo di avere risposte a questi interrogativi e come gruppo politico, li stiamo riportando in un esposto che presenteremo alla Procura della Repubblica di Isernia. Qualcuno dovrà dirci se quanto accaduto l’altra sera è servito per metter in sicurezza gli anziani o qualcun altro”.
“La Commissaria Prefettizia, Giuseppina Ferri è giunta proprio in uno dei momenti più delicati per Agnone”.
“Stimo molto la Ferri che conosco e so che opera per il meglio. Ma non è un’agnonese e non può essere impregnata di quell’agnonesità, di quel pathos, che contraddistinguerebbe un sindaco, chiunque esso sia, del posto”.
Momento triste per tutti?
“Un momento che ci segnerà e che nessuno avrebbe mai voluto vivere ma che ci farà capire tante cose in ogni segmento e piega di vita sia pubblica che privata”.
Vittorio Labanca
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