Montenerodomo, commovente e originale Passione di Cristo messa in scena dalla Pro loco
Questo Venerdì Santo è giunto in un tempo di dolore e di pianto dove, sovente le protagoniste della scena sono la solitudine e la separazione. Nell’intento di non arrendersi allo smarrimento che tutto questo ha generato, la Pro Loco di Montenerodomo, per volontà ferrea del suo presidente, Andrea Salvatore, ha voluto donare, ai propri compaesani e non solo, una commovente commemorazione della passione e della crocifissione di Gesù Cristo.
Nel rispetto delle normative vigenti, insieme ad alcuni suoi collaboratori, il presiedente della pro loco, ha inteso allestire, un calvario silenzioso e struggente al contempo.
Mediante una diretta facebook, alle ore 21 di ieri e per circa 15 minuti un fermo immagine su tre significative croci, ha voluto dire che l’unione, le tradizioni e la fede ci sono care e ora più che mai radicate.
L’immagine proiettata conduceva lo sguardo su tre croci ricoperte da altrettanti sudari, su una corona di spine più che mai sentita e una inaspettata mascherina, a ricordarci che non dobbiamo mollare, a testimoniare vicinanza a chi soffre e a chi si adopera per portare sollievo.
Sulle note di un Miserere acuto e profondo sono stati letti alcuni pensieri della scrittrice Cesira Donatelli, che seppur istante, ha voluto onorare una così lodevole iniziativa. Il testo realizzato alterna constatazioni di fatto a riflessioni profonde, esortando ad una Resurrezione d’insieme. La partecipata voce di Mariafranca di Iorio, a fatto si che le parole giungessero in ogni casa portando speranza.
….”Che non abbia a essere vano il sangue che scorso ha arato a fecondità, che non si abbia a non udire il dolore, che odierno ha ripreso vigore, squarciando lo scorrere, che non si doni vantaggio al silenzio, alla indifferenza, alla esposta ferita della separazione”… “L’uno ha salvato i tutti, che i tutti tendano la mano per salvare ogni fratello, ogni sorella. Facciamoci pastori del gregge errante, sacrificandoci ad esso nel mentre di un cielo che squarcia e tuona rabbia”…
Balsamo per l’animo anche la lettura del giovane Stefano Piccoli, che ha, con sensibilità e devozione, invocato il Padre Onnipotente affinché liberi il mondo dalle sofferenze del tempo presente: “allontani la pandemia, scacci la fame, doni la pace…conceda la salute agli ammalati, forza e sostegno agli operatori sanitari…salvezza eterna a coloro che sono morti”…
A quanto descritto ha assistito il sindaco Angelo Piccoli insieme al suo vicesindaco Marco D’Orazio, il primo cittadino ha espresso il desiderio a che le tre croci, così come descritte venissero lasciate per tutta la notte nel luogo dove si è svolto il tutto, ad illuminarle e a custodirle la grande luna rossa che in queste notti ci sta vegliando in rispettoso silenzio.
Leave a Reply
Devi essere connesso per pubblicare un commento.