Auguri al luogotenente Antonio Gasbarro, taglia il traguardo dei cinquanta!
Una vita intensa piena d’interessi e di grandi passioni. Divisa tra lo sport e la carriera militare. Ed oggi che ha raggiunto in forma smagliante il primo mezzo secolo di vita, è abbastanza complicato ricordare tutto ciò che ha combinato sin da quando era giovanissimo. Ma ci proveremo lo stesso.
Lui è Antonio Gasbarro, Luogotenente dei Carabinieri con cariche speciali. Promozione prestigiosa, conseguita già da diversi mesi senza averne fatto vanto. Grado apicale dei Sottufficiali dell’Arma.
Prima di arruolarsi – trent’anni fa – Gasbarro era un promettente calciatore. In Alto Sangro è ancora ricordata la militanza in C2 per la sua cittadina, quando vestì con orgoglio la maglia giallorossa del Castel di Sangro Calcio. A Campobasso gli appassionati del “lupo” lo hanno visto giocare sul campo del Romagnoli nel girone Interregionale.
Esperienze bruscamente interrotte da giovanissimo per l’arruolamento nei carabinieri. Primo anno di servizio al 10° Battaglione Campania a Napoli e in seguito a Pinerolo. Poi la frequenza del corso biennale alla Scuola Sottufficiali nelle sedi di Velletri e Vicenza. Uscito a pieni voti con il grado di Vicebrigadiere lo assegnarono a Casalnuovo di Napoli. Qualche tempo dopo il Comando Generale gli affidò subito un incarico delicato nella Sezione Antidroga e Misure di Prevenzione presso il 5° Reparto Operativo di Castello di Cisterna (Na). I superiori nel corso degli anni gli hanno tributato diversi elogi ed encomi scritti per i lusinghieri risultati conseguiti durante le operazioni di servizio.
Dall’autunno del 2000 è il Comandante della Stazione dei Carabinieri di San Pietro Avellana.
Tutto questo mentre fuori dalla caserma continuava a dare del filo da torcere ai suoi avversari sui campi da tennis ed in quelli da calcio. Senza dimenticare mai la pesca: il primo amore in assoluto incontrato da bambino sul Sangro grazie al papà Renato, conosciuto e stimato guardiapesca. Nel 2006 i pescasportivi di Castel di Sangro all’unanimità lo designarono alla presidenza del sodalizio. A lui ed al suo consiglio direttivo i meriti di dieci anni di intensa attività agonistica: centinaia di gare e tornei di pesca alla mosca partecipati dagli atleti di tutta Italia. Per non parlare del successo dei campionati internazionali.
Assai difficile però discutere di calcio con lui. E’ juventino sfegatato. Lo sanno bene gli amici di altre “fedi” calcistiche. Ma, sportivamente parlando, gli va riconosciuto l’indissolubile attaccamento ai colori bianconeri. Come pochi. Segue ovunque la sua Juve persino all’estero.
Insomma in questi lunghi cinque decenni non si è mai annoiato.
Come tutti i suoi amici, oggi, vorremmo stringergli la mano per l’importante traguardo. Ma non è possibile per i motivi che sappiamo. Lui come sempre è in prima linea. Stavolta più che mai impegnato con i suoi uomini a sorvegliare scrupolosamente il territorio dell’Alto Molise per garantirne la sicurezza. Ciò però non ci impedisce di esprimergli il nostro buon compleanno e formulargli i nostri sinceri auguri. Ad maiora!
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