Alto Molise, Il futuro di Agnone arriva dallo smart home working
Un’idea progettuale, una proposta di un nostro lettore per rilanciare Agnone. Lo smart home working da effettuarsi dalla cittadina alto molisana rilancerebbe il turismo con nuove opportunità. “L’assenza di siti produttivi industriali in Agnone è conseguenza, principalmente, della orografia del territorio e dell’assenza di strade: condizioni difficili da rimuovere. Va, quindi cercata altrove una soluzione. La crisi epidemica in corso ha fatto emergere la possibilità, o l’esigenza, di svolgere alcuni lavori con criteri on-line: non più in un luogo fisico specifico, l’Ufficio, ma a casa: “Smart HOMEWorking”. Una ricerca del Politecnico di Milano riporta che il 64% delle aziende intervistate implementeranno il lavoro da casa.
Perché non offrire la possibilità ai moderni smart-home-workers di spostarsi ad Agnone, grazie a specifici incentivi, per una vita serena in un ambiente sano? Lo smart home working sposterebbe persone, e relative famiglie, già con un rapporto di lavoro. Il criterio viene ribaltato: non bisognerebbe creare lavoro per attirare persone, ma le persone che verrebbero lo porterebbero già nel loro bagaglio. Affinchè questa offerta possa essere presa in considerazione, le Istituzioni dovrebbero creare adeguati incentivi per rendere attraente la proposta.
Prioritaria sarebbe la predisposizione di infrastrutture tecnologiche di livello elevato per consentire lo svolgimento del lavoro, a cui affiancare un Laboratorio tecnologico per assistere prontamente gli Smart workers. Ma non basta, sarebbe altrettanto essenziale offrire alloggi adeguati a famiglie e single a prezzi “calmierati” o, all’inizio, gratuiti da trasformare, nel tempo,in onerosi con un controllo dei prezzi per evitare la speculazione.
Un’operazione vantaggiosa per tutti. Lo smart home worker potrebbe ottenere: luoghi tranquilli per le proprie famiglie, in un ambiente sereno e sano; una vita con maggiori soddisfazioni, grazie ad un livello dei prezzi senz’altro più basso rispetto alle grandi città; possibilità di partecipare attivamente alla vita di una comunità; un’abitazione confortevole a prezzi moderati; un ambiente “tecnologico” adeguato, e relativa assistenza, per svolgere efficientemente il proprio lavoro.
In cambio, Agnone potrebbe finalmente rivivere il ripopolamento del centro storico, la possibilità di lavoro per i giovani, maggiori consumi che permetterebbero una crescita del commercio e il rifiorire delle infrastrutture (scuole, Ospedale etc.) E tutto ciò in ottica di “sviluppo sostenibile” e con uno sguardo al futuro. Certo, il progetto è ambizioso e difficile ma la sua riuscita potrebbe bloccare il declino del nostro paese. Chi se ne farà carico dovrà certo investire tempo ed energie. Bisognerà fare un piano di comunicazione forte e mirato, creare alleanze con imprese e “preparare” la popolazione al cambiamento sociale, culturale ed economico.
Il Presidente JF Kennedy amava ricordare che nella lingua cinese la parola “Crisi” è formata da due ologrammi: “Pericolo” e “Opportunità”. Questa potrebbe essere l’Opportunità da cogliere ed assolutamente in fretta: il tempismo, in questi casi, può rappresentare la chiave del successo”. L’idea che potrebbe avere successo naturalmente dovrebbe avere una forte attenzione politica-amministrativa alle spalle. Per questo la valutazione e l’analisi al prossimo sindaco e maggioranza consiliare di Agnone.
Vila
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