Consulta nazionale piccoli comuni, Sciulli (ANCI Molise) incassa i consensi dell’assemblea: “Proposte concrete per le aree marginali”
“Rimettiamo al centro il ruolo dei Comuni“. Ecco la sintesi condivisa da tutti i relatori che hanno partecipato alla Consulta Nazionale dei Piccoli Comuni Anci e Commissione Montagna organizzata ad Ascoli Piceno che è stato il primo evento in presenza post Covid 19.
Tra i relatori, moderati da Augusto Curti, sindaco di Force e coordinatore regionale dei piccoli comuni di ANCI Marche, è stato particolarmente incisivo l’intervento del presidente di ANCI Molise, Pompilio Sciulli, autore di un piano di rilancio incentrato su Fisco e Sviluppo.
Forte della sua esperienza – per ben due mandati è stato il sindaco di Pescopennataro – Sciulli ha chiesto di introdurre nelle politiche di sviluppo il “concetto di aree marginali“, riferito a quei piccoli paesi oggetto del grave spopolamento, prevendendo misure efficaci per invertire la tendenza e favorire un “controesodo”. Sempre in questa ottica il politico altomolisano ha chiesto di assegnare nell’anno in corso – alle municipalità più bisognose – i fondi sino ad oggi stanziati dalla legge Realacci (158/2017).
Particolarmente interessante la proposta di prevedere azioni di sviluppo e forme di fiscalità di vantaggio per i comuni classificati “perifici e ultra-periferici”, ma anche di considerare “zone franche urbane” quelle municipalità che hanno perso più del 50% di popolazione dal censimento del 1971 ad oggi, chiedendo – al contempo – di estendere agli stessi l’applicazione del decreto “Io resto al Sud”. Perfettamente allineato alla filosofia liberista del suo partito di riferimento, Sciulli ha rimarcato l’importanza di estendere a tutte le imprese attive – con le sedi operative nei comuni più deboli – l’aliquota agevolata (flat – tax territoriale) della legge di bilancio 2019, senza limitazioni di fatturato.
Dunque azioni concrete e di possibile applicazione, che potrebbero davvero far decollare l’economia dei micro territori. E quindi Sciulli ha alzato i toni della discussione, “come ignorare l’esistenza degli oltre 1.100 comuni che ancora non sono stati raggiunti dalla metanizzazione“. Motivo per cui ha chiesto a gran voce di favorire l’installazione di bomboloni di comunità, prevedendo la riduzione di accise sul Gpl ad uso riscaldamento.
Pensando al ‘Caracciolo’ di Agnone, Sciulli non si è fatto scappare l’occasione di chiedere di superare i limiti imposti dalla normativa sulla riduzione dei posti per gli ospedali periferici “una scelta scellerata che di fatto – ha rimarcato Sciulli – ha declassato o portato alla morte i presidi sanitari“.
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