Agnone, venti Ndocce per la tradizione del 24 dicembre: azzerata quella dell’Immacolata
Saranno appena una ventina di Ndocce quelle che per tradizione sfileranno la sera della Vigilia di Natale ad Agnone e nulla più. Questo è ciò che si deciderà nella riunione che il presidente della Pro Loco, Giuseppe Marinelli, avrà domani sera (lunedì 29 giugno) con la Commissaria Prefettizia, Giuseppina Ferri, i rappresentanti delle contrade, gli ndocciatori, gli organizzatori e le forze dell’Ordine.
Azzerata dunque la grande manifestazione del fuoco dell’8 dicembre che richiamava ad Agnone migliaia di turisti a causa del Covid-19 La prudenza per un virus che ancora non è debellato, il continuo ripetere che ci sarà un’altra ondata negativa di infezioni proprio in autunno-inverno, le problematiche legate alla sanificazione anche delle balaustre e di tutto il percorso delle Ndocce, il distanziamento che darebbe l’opportunità ad appena un migliaio di persone ad assistere all’evento ed infine il mancato taglio degli alberi da parte della famiglia Porfilio da sempre costruttori delle alte fiaccole a causa del loock down dei mesi scorsi legato all’epidemia, ha portato Marinelli alla decisione drastica di interrompere per il 2020 la “Ndocciata dell’Immacolata” e probabilmente a far sfilare la sera del 24 dicembre un numero esiguo di Ndocce solo per la tradizione agnonese.
“Sono stati annullati a causa dell’epidemia eventi in tutta Europa che si sarebbero dovuti tenere in inverno e che richiamavano migliaia di persone – ci ha detto Giuseppe (Beppy) Marinelli – e non si può rischiare che proprio Agnone con la sua Ndocciata che richiama anche ventimila persone diventi luogo di recrudescenza del maledetto virus. Sono davvero dispiaciuto ma questo 2020 sarà un anno da ricordare anche per questo. Inoltre ci sarebbero tantissime difficoltà organizzative proprio legate alla prudenza e alla sanificazione che se non venissero rispettate avrebbero risvolti penali per noi organizzatori.
Domani – conclude Marinelli – conosceremo il Commissario Prefettizio al quale diremo tutto ciò. Speriamo – ha concluso Marinelli – che l’anno a venire la Ndocciata torni ad essere il faro di richiamo turistico per l’intero Molise così com’è sempre stato“.
E potrebbe essere questa l’occasione per cambiare data alla Ndocciata del 2021 e anticiparla al giorno precedente che è sempre prefestivo e darebbe così l’opportunità a rimanere a cena o pernottare ad Agnone senza la fretta di rientrare perché il giorno seguente è lavorativo, con maggior sviluppo dell’economia locale, oppure trasferirla al primo sabato di dicembre così come da molti auspicato. Ora c’è tutto il tempo per pubblicizzare la “nuova” Ndocciata del 2021.
Vittorio Labanca
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