“Agnone avrà un nuovo palasport”, parola dell’ex sindaco Marcovecchio
Neanche il tempo di mettere in risalto come il palasport di Agnone fosse ridotto ai minimi termini ed oramai inutilizzabile, da parte del campione di volley Stefano Patriarca, che l’ex sindaco di Agnone, Lorenzo Marcovecchio, fa sentire la sua voce in proposito. Come si ricorderà la costruzione di un nuovo palazzetto dello sport era negli obiettivi dell’amministrazione sfiduciata e scomparsa dallo scorso 19 marzo.
“Non posso dar torto a Stefano Patriarca e alle sue lagnanze su quello che rimane del Palabelsito. E’ un disastro annunciato. Era prevedibile” – esordisce l’ex sindaco Lorenzo Marcovecchio.
“Si diceva ogni anno, ogni volta che c’erano le feste o gli appuntamenti sportivi o eventi culturali e non, che il palazzetto dello sport non era più idoneo e che andava rifatto. Anche la precedente amministrazione, quella del sindaco Carosella, aveva intenzione di dare ad Agnone un nuovo palasport e costruirlo al posto delle scuole elementari nel rione Maiella.
Fallo lì significava costruire una semplice palestra e non un palasport che deve avere requisiti specifici di sicurezza anche sugli spazi esterni e dove sarebbero mancati anche i parcheggi per i pullman in caso di salita di serie della pallavolo di Agnone. Noi avevamo presentato un primo progetto per finanziamenti specifici che non è andato in graduatoria. Poi uno nuovo con l’accensione del muto alla Cassa Depositi e Prestiti che ha tutti i pareri idonei. Purtroppo il Covid ha rallentato l’uscita del bando che ora so’ essere imminente e che vede la costruzione del nuovo Palasport di Agnone ai primi posti della graduatoria.
E’ inutile dire che dal 1986 si sarebbe dovuto pensare ad un nuovo impianto; che non si doveva andare avanti con i rattoppi alla struttura; che ci si doveva muovere nei tempi giusti anziché aspettare il 2020. Probabilmente oggi – conclude Marcovecchio – già sarebbe efficiente un nuovo palazzetto ma pazienza. Necessita guardare avanti e sono convinto che Agnone avrà un nuovo impianto sportivo a breve. E per nuovo intendo uno certamente da non realizzare sulle vestigia di quello che oramai sembra un vero rudere e dovrebbe esser solo raso al suolo“.
Vittorio Labanca
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