Guardia di Finanza: villaggio fantasma, sequestrati beni immobili per circa 1 milione di euro
I finanzieri della Compagnia di Sulmona, all’esito di specifiche attività coordinate dalla locale Procura della Repubblica volte a contrastare l’evasione fiscale e le frodi, hanno dato esecuzione ad un sequestro preventivo per circa 1 milione di euro.
Il provvedimento emesso dal GIP presso il Tribunale di Sulmona da eseguire anche nella forma “per equivalente“, si è tradotto nel sequestro del corrispondente importo in disponibilità finanziarie e, più specificamente, di 12 fabbricati e 6 terreni.
La complessa e tradizionale attività di verifica fiscale, giovandosi delle risultanze emerse da moderne strumentazioni tecnologiche, ha consentito di individuare un sistema di evasione e frode realizzato mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, la cui imposta detraibile, anziché essere versata all’erario veniva utilizzata “a compensazione“.
I conseguenti sviluppi investigativi, avvalorati dal ricorso alle indagini finanziarie e da mirati approfondimenti presso vari istituti di credito, hanno dimostrato la fittizietà delle operazioni intercorse fra la verificata ed altra società fornitrice di prestazioni di servizi, con riguardo alla realizzazione di un avveniristico villaggio turistico a Sulmona del valore di 70 milioni di euro.
Il progetto è poi “svanito nel nulla” senza lasciare traccia se non aver garantito al sodalizio favorevoli agevolazioni fiscali connesse alla detrazione dell’I.V.A..
I beni sottoposti a sequestro, quali “profitto del reato” tributario commesso, potranno successivamente essere acquisiti in via definitiva al patrimonio dello Stato attraverso l’istituto della “confisca“.
Deferiti all’A.G. entrambi gli amministratori delle due società – emittente e utilizzatrice delle fatture false – per le ipotesi di reato, rispettivamente previste dagli artt. 8 e 2 del D.Lgs. 74/2000.
Il recente servizio conferma il costante, continuo ed incisivo impegno della Guardia di Finanza a tutela del mercato e volto a contrastare i fenomeni illeciti e di distorsione che alterano l’equilibrio del mercato a garanzia degli imprenditori e dei cittadini onesti che operano nell’osservanza delle regole e nel pieno rispetto della legalità.
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