Gianluca Galotta racconta Rivisondoli in “Il senso delle intersezioni”, recensione di Mariangela Amadio
Il senso delle intersezioni è primo romanzo di Gianluca Galotta (docente di filosofia e storia e giornalista professionista), pubblicato dalla casa editrice romana indipendente Graphofeel.
L’opera parla del giovane ventisettenne Gianni che vive a Bari, laureato in filosofia e disoccupato. Come ogni Natale, si reca con i suoi genitori in visita dai suoi nonni a Rivisondoli, paese dell’Appenino abruzzese.
Gianni ogni volta si sente combattuto tra questi due luoghi del cuore: vive l’amarezza di stare lontano da Sara e i suoi amici di Bari durante le festività natalizie, ma allo stesso tempo vive la felicità di riabbracciare i suoi nonni del piccolo paese abruzzese a cui è molto legato.
La sera di San Silvestro, dopo il cenone e a poche ore dell’arrivo del nuovo anno, Gianni scopre curiose coincidenze che finalmente lo aiuteranno a trovare la direzione che tanto cercava; i racconti dei suoi nonni lo catapulteranno nel passato dove, come in una caccia al tesoro, scova tra i nodi le sue radici. Riesce poi a trovare lavoro e si trasferisce a Roma, dove scioglierà definitivamente gli ultimi intrecci, fino a un epilogo sorprendente e romantico.
Il libro di Galotta è il romanzo dei luoghi che si spiritualizzano proprio attraverso le parole del protagonista. Descrive così una geografia fisica e interiore, s’immerge nelle profondità di ogni luogo cogliendone il mistero nascosto fatto di mare e montagne, porti e stazioni sciistiche, tradizioni e culti religiosi di un passato che vive nelle voci dei familiari e dei caduti per la guerra.
Ci trasporta nel passato partendo dal ’43, passando attraverso tutti gli avvenimenti tragici che hanno investito l’entroterra abruzzese e lo sfollamento a Bari durante la Seconda Guerra Mondiale, per poi riportarci nel 2021.
Il tutto descritto nei minimi particolari storici e geografici, alla scoperta di avvenimenti e territori da conoscere. Così Rivisondoli e Bari diventano destinazioni letterarie dove si scoprono emozionanti atmosfere, diverse l’una dall’altra ma allo stesso tempo legate dalle storie del passato.
Sara, i familiari di Gianni, Crizia non sono altro che specchi che riflettono le emozioni nascoste e il senso di sé che il protagonista cercava da tempo, per definire la sua identità. È grazie ai racconti dei nonni che Gianni scopre che Rivisondoli può incrociarsi con Bari, la sua città natale, e da qui il significato del titolo dell’opera.
Riesce così a sentire finalmente suo il piccolo paese negli Altipiani Maggiori d’Abruzzo. Le ambientazioni dell’opera non fanno semplicemente da sfondo ma s’impongono come soggetti letterari: sono luoghi reali centrali, imprescindibili per lo scrittore proprio perché nutrono la sua immaginazione e accompagnano le vicende di Gianni. Una lettura che fa salire la voglia di viaggiare e svelare l’intimità di questo borgo abruzzese e di una Puglia inaspettata.
Il romanzo è disponibile anche nel formato e-book.
Mariangela Amadio
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