Nuova scuola di Ateleta, la gioia sul volto dei bambini nelle aule colorate
Entrare nel nuovo edificio scolastico ti fa venire voglia di tornare bambino e tuffarsi nuovamente tra i giochi e i libri di scuola. La nuova scuola di Ateleta è cosi, meravigliosa. In poche settimane il sindaco Marco Passalacqua e tantissimi collaboratori volontari hanno trasformato il plesso scolastico nel paese delle meraviglie.
Era impensabile riuscire, in cosi poco tempo, a completare i lavori per l’inizio dell’anno scolastico e consentire ai bambini di vivere la nuova scuola dal suono della prima campanella. Marco, il Sindaco, invece è riuscito a compiere un vero miracolo tempistico.
Nelle sue parole tutta la soddisfazione per aver raggiunto questo obbiettivo rivolgendo un ringraziamento speciale a tutti coloro che hanno collaborato a questo successo:
“Carissimi genitori,
un altro ambito e atteso traguardo è stato raggiunto, e le speranze di noi, allora ragazzi degli anni 70, in quarant’anni di attesa trovano oggi realtà e coscienza per un opera ormai capace di ospitare ed unire i tre Plessi scolastici di Ateleta.
Guardando stamattina lo stupore e la meraviglia negli occhi dei nostri figli, che entrando per la prima volta in questo edificio da sempre chiamato scuola perché progettato come tale, mi rende appagato e sicuramente consapevole di una amministrazione forte caparbia e di contenuto, capace di saper investire e lavorare per raggiungere questi importantissimi risultati, soprattutto nel vedere la grandissima partecipazione volontaria di nonni, mamme, papà, e amici di Ateleta, Castel del Giudice e S. Angelo del Pesco, che mi hanno permesso di confermare la finalità del nostro mandato durante la strada fin qui percorsa, dove unire le scuole in un unico edificio è servito ad unire senza ombra di alcun dubbio, una comunità che vuole considerarsi come tale, unita, forte e solidale e che vuole essere parte attiva nel suo presente e nel suo futuro.
Non so se nella vita ognuno di noi abbia un destino o una strada da percorrere già segnata, e quindi mai avrei pensato che quel bambino che costruiva zattere di legni recuperati su quel cantiere per poi vederle galleggiare insieme al suo caro amico Fausto in quelle fondamenta allagate dalle piogge, un giorno , supportato da un gruppo forte e presente, avrebbe portato a termine un progetto così importante nel suo vero e unico significato sociale e culturale, dove la politica resta fuori perché i bambini non hanno colore ma solo diritti!
Ho sempre creduto che esaltare le capacità individuali non ha fatto altro che evidenziare una solitudine fatta di consensi dovuti ma non voluti, mentre trovo che il fine di un obbiettivo raggiunto in silenzio e tal volta fino a notte fonda, minimizza se non accantona del tutto la forma, esaltando e abbracciando con forza i soli e veri contenuti, perché ho imparato che non mollare significa capire per risolvere i problemi, anche quando la soluzione sembra lontana e difficile da raggiungere.
Infatti continueremo a lavorare per ultimare al più presto anche la palestra, quale ultimo atto di una realtà ormai vicina nella sua meta, dove la sicurezza per gli interventi fatti sullo strutturale, hanno fatto innalzare il coefficiente di resistenza sismica iniziale, con un dato di partenza di 0.6, arrivando invece ora al parametro di 1.3, e pertanto definibile come adeguato sismicamente alle attuali norme anti-sismiche.
Poi la sistemazione esterna insieme ai colori, i disegni e le gigantografie nei corridoi e nelle aule, hanno dato sicuramente quel valore aggiunto, che personalizza e rende caldo e leggero un modo fatto di sogni e viaggi nella fantasia, di cui noi per primi in queste lunghe sere, ne siamo stati travolti e sopraffatti nei ricordi e nelle aspettative di una vita disinvolta e spensierata.
Fin da subito questa amministrazione comunale ha voluto procedere, contrariamente a ogni consuetudine, al trasferimento delle scuole per fasi legate a lavori parziali eseguiti e ultimati, rimandando festeggiamenti e l’inaugurazione, alla conclusione delle finiture e degli impianti che riguardano la palestra e il piazzale esterno, dando precedenza alla necessità e alla realtà della sicurezza prima di ogni cosa, perché , nella difficoltà di questo particolare e triste periodo pandemico possa pregiudicare o comportare ancora ritardi e attese inutili.
La sicurezza e il ritorno in presenza nelle scuole sono stati gli obbiettivi fondamentali da perseguire e raggiungere e sicuramente condivisi da tutti noi, pertanto tutti gli sforzi fin qui profusi sarebbero stati assolutamente inutili se non sorretti da una politica fatta in prima linea e con ogni mezzo a disposizione.
E’ pertanto doveroso ringraziare tutti coloro che hanno saputo e voluto dare il loro contributo, partendo dai nonni e i genitori, i responsabili e dipendenti comunali, la Dirigente Scolastica , i docenti le collaboratrici e i collaboratori, la Protezione Civile, alle ditte impegnate e agli amici tutti, ma in modo particolare al Geom. Massimo Mannella al quale rivolgo un particolare e sentito ringraziamento per la vicinanza e disponibilità a me data in ogni momento.
Concludo con una frase in cui ho sempre creduto,
Il futuro è dei giovani….. perché I giovani sono la certezza che un futuro ci sia!”
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