Onore ai Caduti di Tutte le Guerre, “gridate l’Inno d’Italia” per il loro sacrificio
Questa mattina è stata deposta la corona di alloro sul Monumento ai Caduti di tutte le Guerre, sita in Piazza 7 novembre a Castel Di Sangro dal sindaco Angelo Caruso per rendere onore a tutti gli uomini che hanno perso la vita durante i conflitti bellici.
Una celebrazione molto partecipata a Castel di Sangro che ormai si distingue da tantissimi anni, cosi come vollero i compianti parroci Don Eustachio e Don Renato, scegliendo il primo sabato a ridosso della data ufficiale, per consentire a tutta la cittadinanza di partecipare durante la funzione della mattina.
Importante è stata la presenza delle Forze Armate della Provincia dell’Aquila, Antonio Scialdone Vice Questore del Commissariato di Sulmona, Arianna Siracusa Comandante della Compagnia della Guardia di Finanza Sulmona, Domenico Santoro Comandante della Base Logistico di Roccaraso, Primiano Bubici Luogotentente Vice Comandante Compagnia di Castel Di Sangro oltre alle associazioni di Protezione Civile e Gruppo Alpini Castel di Sangro.
Il corteo commemorativo, dopo aver partecipato alla funzione religiosa nella Chiesa di San Giovanni Battista officiata da Don Domenico Franceschelli, è partito alla volta della Piazza 7 novembre seguendo il gonfalone della città in religioso silenzio.
Il valore aggiunto di questa celebrazione è indubbiamente la presenza dei bambini della scuola dell’infanzia, delle scuole primarie e degli studenti delle scuole secondarie che hanno seguito il corteo con compostezza e attenzione accompagnati dai docenti e dirigenti scolastici.
Tutto davvero perfetto. Eppure qualcosa è sicuramente migliorabile (per essere davvero pignoli). Se vogliamo trasmettere i più alti valori dell’amor Patria ai ragazzi delle scuole, dobbiamo lasciare che i fanciulli vivano in prima persona queste manifestazioni, e permettere loro di trainare il corteo.
Sarebbe una grande lezione di vita vedere i ragazzi in prima fila durante i cortei, spinti dagli stendardi e dagli uomini segnati, chi in prima persona e chi indirettamente, dalla sofferenza di chi ha vissuto quei tragici momenti.
E a voi ragazzi, quando ascoltate l’Inno d’Italia non vergognatevi a cantarlo, non siate timidi, non sibilate quelle parole a testa bassa ma gridatele, fate risuonare forte il vostro attaccamento alla Patria, fate vibrare le finestre con il suono della vostra voce, in questo modo onorerete davvero coloro che sono morti per la vostra libertà.
W L’Italia, Onore ai Caduti di Tutte le Guerre.
l.c.
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