Roccaraso: Juan Carrito verrà trasferito a Palena, necessario per salvare l’orso da situazioni pericolose
JUAN CARRITO
Juan Carrito l’orso scimunite,
che ‘n letarghe nen nge ite,
da lu bosche è evase,
va pe’ dolce a Roccarase.
Ne vulesse ‘nu vagone,
e pe cheste va a la stazione,
ma lu trene nen nge passe,
se n’arvà miezze a la piazze,
dapuò acchiappe ‘n altra vie,
va a vedè’ chille che scie.
Tenarrà cacche probleme…
mò le portene a Palene,
a lu recinte tra le pine,
l’abbuttemme a cieije arepine,
viene cuotte e screppelle,
ppure cacche sfuijatelle,
de pecorine: ‘na bbella forme,
dapuò: vide coma dorme!
Mario Amorosi
C’era da aspettarselo. L’amico pelosotto, l’orso Juan Carrito, non poteva stare liberamente a spasso per le strade di Roccaraso sebbene non abba mai dimostrato aggressività verso qualcuno. Tuttavia, nonostante la sua attività giocosa e pacifica durante gli incontri con gli “amici” animali, l’incolumità pubblica deve essere salvaguardata.
Non ci piace immaginare questo simpatico orsacchiotto lontano dalla sua “casa” abituale, inserito all’interno di un’area protetta con un’estensione di alcuni ettari di bosco, per consentirgli una rieducazione da orso. Troppo confidente non va bene.
Tanti sono stati gli appelli della popolazione di Roccaraso, ma anche in tutto lo stivale, per chiedere all’Ispra di lasciarlo libero di circolare in questo territorio senza vincoli. Ma questa richiesta non potrà mai essere accettata o ascoltata.
Intanto, l’Ente Parco Nazionale della Maiella (ma io amo ancora chiamarla Majella) rilascia una dichiarazione su come verrà affrontata questa situazione. “Dopo mesi di intensa attività di monitoraggio e dissuasione, condotta inizialmente dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, in collaborazione con tutti gli attori istituzionali PATOM, il Parco Nazionale della Maiella, a supporto della Regione Abruzzo e in esito alle più recenti interlocuzioni con la Prefettura dell’Aquila e il Sindaco di Roccaraso, è in queste ore a Roccaraso, impegnato in un’operazione per la tutela dell’orso Juan Carrito.
Da quando l’orso è uscito dalla tana, un mese fa, le attività di monitoraggio e di gestione hanno dovuto necessariamente rispondere ad una nuova fase. La presenza dell’orso all’interno del centro abitato anche in pieno giorno, l’esclusiva e protratta alimentazione costituita da soli alimenti di origine antropica, l’assenza ormai consolidata di timore nei confronti dell’uomo e l’esibizione di comportamenti di interazione con i cani sono tra le variabili che hanno reso necessaria un’evoluzione gestionale immediata: negli ultimi giorni, nonostante la presenza dei tecnici e dei Carabinieri Forestali, la curiosità dei molti turisti presenti aveva tra l’altro generato situazioni di evidente pericolosità e determinato la segnalazione alle autorità di pubblica sicurezza di rischio per la pubblica incolumità.
Una situazione che ha richiesto un intervento di emergenza, necessario per salvare l’orso da situazioni potenzialmente molto pericolose per sé stesso e per i cittadini e i turisti di Roccaraso.
A seguito della cattura, che sarà realizzata solo in condizioni di sicurezza per l’animale e compatibilmente con l’evolversi delle attuali condizioni meteorologiche, l’orso verrà temporaneamente trasferito nell’area faunistica dell’orso di Palena, che sarà, a tal proposito, interdetta all’accesso dei visitatori.
La permanenza dell’orso nella struttura è temporanea ed è necessaria, in questa fase, soprattutto per evitare che ulteriori situazioni di rischio possano indurre in serio pericolo anche l’orso stesso: passata questa fase emergenziale, nel giro di poche settimane, non appena vi saranno condizioni meteorologiche più favorevoli, Juan Carrito sarà portato via dall’area faunistica e da allora partiranno una serie di iniziative per valutare se si possano ancora eliminare o quantomeno ridurre i comportamenti problematici/confidenti e consentirne la permanenza nel suo ambiente naturale.
Juan Carrito è uno dei pochi individui di orso bruno marsicano che sopravvivono solo sull’Appennino Centrale. È dovere di tutti, istituzioni e cittadini, associazioni e organi di stampa, lavorare insieme per la sua tutela ed è con questo spirito che è stato programmato l’intervento attuale, che ha visto coinvolti tutti i soggetti istituzionalmente competenti, in primis la Regione Abruzzo, e ha ricevuto il parere favorevole di ISPRA e l’autorizzazione del Ministero della Transizione Ecologica: l’obiettivo è proprio quello di tutelare Juan Carrito e cercare in tutti i modi di evitarne la captivazione definitiva.
Una volta conclusa l’operazione in corso, ne sarà comunicato l’esito e la prosecuzione delle attività di tutela del giovane orso. Nel frattempo chiediamo a chi si trova a Roccaraso di seguire le indicazioni ricevute dallo staff del PNM e dai Carabinieri Forestali per agevolare le attività in corso e favorirne il buon esito, consentendo a Juan Carrito di avere un’altra grande opportunità“.
ph: Primo trasferimento di Juan Carrito
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