Finanziamento di 17 milioni per la discarica di Bocche di Forli, produrrà anche energia elettrica
Una notizia inaspettata e per certi versi inimmaginabile. Fatto è che la discarica di Bocche di Forli finalmente vedrà la sua totale riqualificazione grazie ad un finanziamento di quasi 17 milioni di euro provenienti dalle procedure concorsuali messe in campo per il PNRR.
Una vicenda quasi decennale, la discarica fu chiusa nel 2015 per alto rischio di inquinamento ambientale, nei quali anni si sono cercate varie soluzioni per ripristinare le funzionalità mirate all’abbattimento dei rischi legati al contenimento del percolato.
Proprio durante l’apertura del consiglio comunale di Castel di Sangro, il sindaco Angelo Caruso ha comunicato la sua totale soddisfazione per l’importantissima procedura concorsuale portata avanti dalla sua amministrazione, entrando a beneficio di questo finanziamento che metterà la parola fine alla vecchia “discarica”.
“La nostra azione spesa al bando per la gestione dei rifiuti presso l’impianto di Bocche di Forli ha avuto esito positivo – ha dichiarato il sindaco ai nostri microfoni – La domanda, per la ristrutturazione e il rifacimento integrale della discarica, è stata accolta affidando un finanziamento di quasi 17 milioni di euro.
Bocche di Forli diventerà un impianto modello soprattutto nel campo della sostenibilità, dell’igiene pubblica e ambientale. In questa “industria” verranno utilizzate tecnologie che consentiranno il revamping della struttura esistente, trasformando i rifiuti conferiti con una soluzione anaerobica, ovvero un processo biologico che avviene al chiuso in assenza di ossigeno, attraverso il quale la sostanza organica si degrada naturalmente, trasformandosi in biometano.
Questo biometano alimenterà un generatore che darà delle possibilità straordinarie alla nostra comunità, prime tra tutte un profitto energetico di circa 10 megawatt e contestualmente, di assoluto rilievo, il ripristino di prospettive occupazionali quantificate in circa 10 unita“.
L’impianto trasformato finalmente potrà riprendere il suo funzionamento originale grazie alle migliorie tecnologiche in previsione, per renderlo servibile a tutta l’area dell’Alto Sangro e del confinante Molise, producendo benessere per le comunità e per l’ambiente.
Michele di Franco
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