Il Ritiro del Napoli a Castel di Sangro valorizza la Regione Abruzzo, nessun danno erariale
Una sentenza scritta ancor prima di essere presentata alla Procura regionale per l’Abruzzo della Corte dei Conti. Non poteva essere diverso il pronunciamento del Procuratore Giacinto Dammicco dopo aver letto le inconcludenti accuse presentate da alcuni consiglieri regionali di opposizione, ormai in dirittura d’arrivo per conclusione del mandato elettorale.
Un gruppo che si è dimostrato inadatto, per alcuni versi, i quali hanno presentato ricorso alla Corte dei Conti per danno erariale e spreco di denaro pubblico, in relazione alla convenzione con il Napoli calcio grazie alla quale il club presieduto da Aurelio De Laurentiis dal 2020 svolge la parte conclusiva del ritiro precampionato a Castel di Sangro.
Si vince una scarsa lungimiranza promozionale che ha destato molta perplessità ma soprattutto ha fatto perdere tempo prezioso al Procuratore per valutare le suddette accuse. Di fatto l’operazione “Ritiro precampionato del Napoli in Abruzzo“, e più precisamente a Castel di Sangro, ha avuto una cassa di risonanza talmente influente da bucare i confini nazionali raggiungendo ogni parte del globo.
Il nome della città di Castel di Sangro, durante i 14 giorni di ritiro del Napoli, è entrato nelle abitazioni di circa 80 milioni di tifosi e simpatizzanti del Napoli calcio sparsi in tutto il mondo. Se volessimo attribuire un costo generico di un centesimo per un solo click effettuato dal popolo azzurro del Napoli sparso in tutto il mondo, avremmo avuto un ritorno economico pubblicitario di 800.000 euro per le sole visite sui siti.
Centinaia di testate giornalistiche ogni giorno parlavano di Castel di Sangro ed il relativo ritiro del Napoli, centinaia di migliaia di pagine scritte durante tutto il ritiro del Napoli. Ironia della sorte, in aggiunta, la società calcistica del Napoli calcio attualmente comanda la classifica di serie A e la classifica di Champions League.
Una scelta infelice per i “detrattori” che hanno scelto un periodo davvero inadatto per attaccare la promozione strategica del governatore Marsilio. Una lungimiranza che va riconosciuta sia all’amministrazione del governatore Marsilio che ovviamente al primo cittadino di Castel di Sangro nonché presidente della Provincia dell’Aquila Angelo Caruso.
Un sindaco che durante il ritiro si è districato tra mille problemi per riuscire a soddisfare tutte le richieste della società che riveste il ruolo di Top Club d’Italia. “Grande soddisfazione per la decisione assunta dalla procura regionale per l’Abruzzo della Corte dei Conti di archiviare l’istruttoria relativa al ricorso delle forze di opposizione sulla convenzione con la SSCN. Il ritiro del Napoli fu un colpo di fortuna perché è stato determinato dal Covid con la prontezza e la disponibilità della Regione Abruzzo e della città di Castel di Sangro. Non so se senza le contingenze della pandemia sarebbe stato possibile. Comunque per l’Abruzzo non abbiamo avuto esempi migliori per promuovere il turismo, ma purtroppo solo catastrofici“.
“Ho voluto convocare questa conferenza stampa attendendo, rispettosamente, che la Procura della Corte dei Conti terminasse la propria indagine – ha esordito Marsilio – indagine, riguardo alla quale, alcuni assessori e funzionari regionali sono stati addirittura chiamati a rispondere di danno erariale. L’atto d’accusa – ha proseguito – era partito da una contestazione, basata su notizie molto parziali, che poi si è rivelata totalmente infondata“.
Marsilio, in particolare, si è evoluto soffermare sul costo dell’operazione e sui benefici che si sono riverberati sul sistema turistico dell’intero Alto Sangro.
“Intanto, stiamo parlando di poco più di un milione di euro – ha spiegato il presidente – infatti, la variazione di bilancio per il triennio 2020/22, concernente la convenzione tra Regione Abruzzo e SSC Napoli SpA, ammonta ad 1 milione 220 mila euro. Non è un caso che, in Trentino, dove da diverse stagioni viene ospitata la prima parte del ritiro del Napoli, stiano premendo sulla società partenopea per avere l’esclusiva dell’accoglienza del team azzurro e tagliare fuori l’Abruzzo. In effetti, in Trentino non intendono rinunciare ad una grossa fetta di attrattività turistica e quindi di mercato rispetto ad un bacino d’utenza sterminato come quello di Napoli e dei tifosi della sua squadra di calcio“.
“Inoltre, – ha sottolineato Marsilio – l’arrivo in Abruzzo di un club di primo livello come il Napoli ha spinto gli albergatori dell’Alto Sangro ad investire sulla qualità delle strutture. La dimostrazione più lampante è rappresentata dall’albergo di Rivisondoli che ha ospitato proprio il club campano. È di dominio pubblico – ha continuato – il fatto che il Napoli, alla luce degli eccellenti risultati in campo nazionale e internazionale e considerando la presenza di giocatori di livello mondiale nelle sue fila, faccia parlare dell’Abruzzo in tutto il mondo. Per di più, la presenza del Napoli nell’Alto Sangro ha fatto da traino anche per altre società titolate come il Bari, che milita in serie B e vanta un bacino di tifosi e appassionati potenziali di almeno mezzo milione di persone, che pure ha scelto le montagne d’Abruzzo per prepararsi al campionato, e per altre squadre di serie C che pure hanno un elevato seguito di tifosi“. Il Presidente ha poi fatto riferimento al costo sostenuto dalla Regione Abruzzo per un solo passaggio spot di promozione turistica sulla Rai prima della finale di Coppa Italia di calcio del 2019.
“Abbiamo speso ben 222mila euro – ha ricordato Marsilio – per un passaggio che è durato un attimo e di cui forse si sono accorti in pochi. Invece, la convenzione con il Napoli calcio, riguardo ai diritti promo-pubblicitari per le stagioni sportive dal 2021 al 2026 prevede che il logo della Regione Abruzzo sia in bella mostra sul tabellone degli sponsor del Napoli in occasione delle interviste di fine partita, in serie A o in Champions League, o in occasione delle interviste rilasciate nel corso della settimana, prima o dopo gli allenamenti“.
L’importanza del turismo sportivo a livello mondiale è ribadita anche da alcuni dati secondo cui favorisce dai 12 ai 15 milioni di arrivi internazionali annuali e riguarda il 10% dell’industria turistica mondiale per un fatturato complessivo di 800 miliardi di dollari. Inoltre, l’incidenza nel comprensorio dell’Alto Sangro delle presenze di turisti provenienti dalla Campania rispetto al totale di tutti i turisti italiani è confermata dall’analisi dei flussi turistici in base alla quale risulta un aumento delle presenze turistiche nel comprensorio dell’Alto Sangro rispetto al 2019 del 65,42% nel 2020 e del 66,13% nel 2021. Tra le varie statistiche, emerge, in particolare, che dalle 44.742 presenze dell’agosto 2018 si è passati alle 69.360 presenze dell’agosto 2020 e alle 68.825 presenze dell’agosto 2021. L’incremento delle presenze dei tifosi partenopei è cresciuto in maniera esponenziale passando dalle 19.500 presenze dell’agosto 2019 alle 27.568 dell’ agosto 2020 e alle 28.946 dell’ agosto 2021.
In sostanza, si è dimostrato che è stato promosso il turismo estivo e sportivo con successo grazie al traino dei ritiri estivi del Napoli calcio, che la promozione del turismo è diventata così efficace da ottenere numeri e presenze ben superiori ai già buoni dati del turismo invernale e che la presenza di turisti provenienti dalla Campania si è ulteriormente rafforzata e radicata.
Per completezza di informazione, va ribadito con la legge regionale n. 32 del 2020 è tuttora vigente e non è stata osservata dal governo nazionale e che la delibera di Giunta regionale n. 374 del 2020, relativa alla stipula della convenzione, non è mai stata impugnata, nei termini di legge, dinanzi al TAR territorialmente competente.
Accanto al presidente Marsilio, c’era anche l’assessore al Bilancio e allo Sport, Guido Quintino Liris, neo parlamentare, che, nel ribadire la bontà dell’operazione Napoli calcio, ha voluto anche guardare all’aspetto umano della vicenda del ricorso alla Corte dei Conti.
“Persone perbene – ha detto Liris – come dirigenti e funzionari della Regione, convinte di aver lavorato e agito per il bene del territorio, si sono viste chiamare in causa con richieste di risarcimenti milionari che avrebbero potuto mettere a rischio le loro finanze personali. Ma la correttezza del loro operato, – ha aggiunto – emerge anche da due aspetti che erano stati contestati dai ricorrenti: l’infungibilità e l’urgenza. Intanto, possiamo dire – ha spiegato Liris – che l’arrivo del Napoli in Abruzzo non è che fosse equiparabile a quello di altre squadre visto il livello dei giocatori e lo straordinario bacino d’utenza di tifosi in Italia e nel mondo. Quindi, si è trattato di un’occasione irripetibile. Inoltre, l’urgenza era giustificata dal fatto che ci siamo trovati, in pochi giorni, a dover dare una risposta al Napoli perché, altrimenti, avremmo sicuramente perso questa prestigiosa opportunità e il Napoli sarebbe andato in ritiro altrove. A chi ha sostenuto che avremmo dovuto fare un bando, magari un bando europeo, – ha spiegato l’assessore – rispondo che non ne abbiamo avuto la necessità perché stiamo parlando di un prodotto esclusivo, frutto di un’intuizione del presidente Marsilio che, oltretutto, è in linea con la scelta di questo governo regionale di puntare sui grandi eventi sportivi come la partenza del prossimo Giro d’Italia di ciclismo“.
Infine, anche l’assessore al Turismo, Daniele D’Amario, subentrato all’assessore Mauro Febbo, che aveva portato avanti l’operazione al fianco del presidente Marsilio, ha ribadito “la strategicità dell’intuizione del presidente Marsilio, grazie alla quale si è riusciti a portare, per la prima volta in Abruzzo, un club di livello internazionale con tutto ciò che di positivo ne consegue“.
All’odierna conferenza stampa ha preso parte anche il presidente della Provincia dell’Aquila, nonché sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso, oltre al direttore del Dipartimento Sviluppo economico e Turismo, Germano De Sanctis.
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