Premio Nadia Toffa, l’artista Annalisa Amorosi realizza il “Calicanto” a Palermo
“Quando ero piccola, passavamo il Natale dalla nonna. Ogni volta mi meravigliavo di vederli lì, diritti, in grado di resistere al brutto tempo, alla poca luce, alle gelate più rigide. I loro boccioli, in apparenza fragili e piegati verso il basso, erano capaci di compiere un miracolo, fiorire in inverno“.
Questa era Nadia Toffa da bambina, una piccola guerriera piena di vitalità, sempre alla costante ricerca di situazioni estreme, tenace a tal punto da riuscire finalmente ad entrare a far parte della grande famiglia delle Iene.
Attraverso questo “Fiorire d’inverno”, Nadia Toffa ha lanciato un messaggio di speranza, cosi come questo piccolo fiore riesce a resistere al freddo e fiorire d’inverno. Quello che conta è non mollare mai, piegarsi ma non spezzarsi, trasformare la “sfiga” in opportunità, capire quanto la normalità abbia in sé qualcosa di straordinario ed esserne grati.
Un fiore di montagna a Palermo. È il Calicanto di Annalisa Amorosi, gioiello realizzato per il Premio Letterario Giornalistico “Nadia Toffa”. Durante la cerimonia conclusiva all’Auditorum San Mattia ai Crociferi, l’artista di Lama Dei Peligni è intervenuta per presentare la sua opera, consegnata dagli organizzatori a Margherita Rebuffoni, madre della celebre Iena Nadia Toffa scomparsa prematuramente. Alla serata, condotta da un altro inviato delle Iene, Ismaele La Vardera, e dalla giornalista Valentina Bongiovanni hanno partecipato vari amici e colleghi di Nadia Toffa.
Il Premio è dedicato a libri, poesie e inchieste con particolare attenzione al mondo delle donne. Sono state premiate Angela Iantosca, giornalista per varie testate, tra cui La vita in diretta, e la scrittrice italo-siriana Asmae Dachan. Rosa Maria Chiarello sezione poesia “Scorci di vita” e Giusi Russo sezione inediti “Di notte solo di notte”.
Nel 2018 Nadia Toffa ha pubblicato il libro “Fiorire d’inverno”, con cui ha raccontato una vita passata “a correre veloce, mentre gli altri dormono ancora“. Era una metafora per rappresentare la capacità di fiorire come i calicanti, che non sentono il freddo e sbocciano anche con la neve.
“Abbiamo commissionato un gioiello” ha spiegato Antonietta Greco, presidente dell’associazione culturale Archetipa e promotrice dell’evento, “che rappresentasse ciò che era Nadia, appunto un fiore che sboccia anche con la neve, una donna che non si è mai arresa. E Annalisa Amorosi ha realizzato questo gioiello con tutto l’amore del mondo“.
“È stata un’emozione speciale” ha dichiarato a margine l’orafa abruzzese Annalisa Amorosi “anche perché non vivendo a Palermo, la scelta di affidare a me questo gioiello mi ha reso ancora più felice ed entusiasta. È stato un grande onore condividere questa esperienza con grandi personalità del giornalismo e dell’editoria“.
Annalisa Amorosi è titolare del laboratorio “Arte Orafa” di Lama dei Peligni e si è distinta soprattutto in Abruzzo per una serie di gioielli legati al territorio. Ha esposto anche fuori regione in contesti rilevanti come l’Expo 2015 a Milano e il Premio Nazionale “Alda Merini” a Imola. L’arte è di famiglia, infatti suo marito è Franco Coccopalmeri, orafo e artista di Roccaraso, distintosi per mostre di prestigio in Italia e all’estero.
“Ma l’aspetto più toccante” ha aggiunto Annalisa Amorosi “è stato ascoltare il ricordo di Nadia Toffa da parte di coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla“.
Il Premio Letterario Giornalistico Nadia Toffa 2022 ha il patrocinio della Regione Sicilia, del Comune di Palermo, della Città Metropolitana di Palermo, dell’Università degli Studi di Palermo e dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia.
Durante l’evento è stato presentato anche il progetto “Non fate i bravi”, nome ripreso dalla frase ironica ripetuta spesso da Nadia Toffa, che ha come obiettivo il completamento della sala d’aspetto e della ludoteca del reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Civico di Palermo.
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