I ragazzi dell’Istituto A. Merini di Castel di Sangro regalano emozioni, al Tosti va in scena “Canzune de puete”
I ragazzi dell’Istituto A. Merini di Castel di Sangro si sono messi alla prova in una rappresentazione canora presso il Teatro Tosti del capoluogo sangrino dal titolo “Canzune de puete” diretto dalla Prof.ssa Buonandi.
Il percorso didattico canoro, volto a far scoprire ai ragazzi la propria radice culturale, ha attraversato il sentiero dei ricordi per giungere fino alle canzoni della pace dei nostri tempi. Un viaggio fatto di emozioni e sentimenti, di poesia e musica, di versi e note.
Ascoltare i ragazzi cantare in dialetto castellano ha riempito di soddisfazione professori e genitori tanto da segnarli, grazie a questa esperienza, in modo indelebile. Durante le interviste ai ragazzi dell’Istituto A. Merini sono emerse le differenze generazionali tra quella cosiddetta “generazioni Boom” detta anche Boomer e la generazione Y detta anche Millennials
L’uso tecnologico durante i momenti di svago diventa predominante, tale da essere un accessorio indispensabile nel corso delle fasi di crescita. Uno stile di vita da comprendere, non da condannare, che consentirà di avvicinare le distanze generazionali verso un punto di convergenza.
Con il progetto “Canzune de puete” i ragazzi sono entrati in quel mondo distante chiamato “cultura popolare” segnato dal dialetto della lingua parlata ma soprattutto cantata.
Michele Di Franco
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