Un ricordo che non si cancella, intervista per gli 80 anni dalla distruzione di Castel di Sangro
Il 7 novembre 1943, le truppe tedesche in ritirata rasero al suolo Castel di Sangro. L’attacco, che causò la morte di centinaia civili e la distruzione di gran parte del centro abitato, fu un atto di guerra indiscriminato che ha lasciato un segno indelebile nella memoria della città.
La distruzione di Castel di Sangro fu una conseguenza della Battaglia del Sangro, che si svolse nell’autunno del 1943 tra le forze alleate e quelle tedesche. Il fiume Sangro era un importante baluardo difensivo per i tedeschi, che intendevano impedire l’avanzata degli alleati verso Roma.
In occasione dell’ottantesimo anniversario della distruzione, il Comune di Castel di Sangro ha organizzato una serie di iniziative per ricordare le vittime e commemorare l’evento. Il 7 novembre, verrà organizzata una cerimonia commemorativa in Piazza 7 novembre 1943, alla quale parteciperanno le autorità civili e militari, le associazioni combattentistiche e d’arma e i cittadini.
Paolo Mieli sarà presente alla celebrazione per l’ottantesimo anniversario della distruzione di Castel di Sangro. Il giornalista e storico italiano è stato invitato dal Comune di Castel di Sangro a partecipare a un convegno storico che si terrà martedì 7 novembre presso il Teatro comunale Tosti alle ore 17:00.
Nel corso del convegno, Mieli parlerà della Linea Gustav, la linea difensiva tedesca che attraversava l’Abruzzo e che fu teatro di una serie di sanguinose battaglie nel 1943.
Inoltre, la Fanfara del 10° Reggimento Carabinieri “Campania” sarà presente alla celebrazione per l’ottantesimo anniversario della distruzione di Castel di Sangro. La Fanfara si esibirà in Piazza 7 novembre, in occasione della cerimonia commemorativa mercoledì 8 novembre.
La distruzione di Castel di Sangro è un evento che ha segnato profondamente la storia della città e dell’Abruzzo. L’ottantesimo anniversario è un’occasione per ricordare le vittime e commemorare un evento che non deve essere dimenticato.
Ai microfoni di TeleAesse il direttore del Museo Civico Aufidenate Arch. Mario Rainaldi.
Michele Di Franco
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