Strage di cani da tartufo a San Pietro Avellana, bilancio gravissimo
San Pietro Avellana, 18 novembre 2023 – Questa mattina all’alba, i cercatori di tartufo in partenza da San Pietro Avellana hanno iniziato la loro consueta battuta alla ricerca del pregiato tartufo bianco sulle montagne. Alle 7:00, i primi cercatori, con i propri cani in braccio, sono corsi sul piazzale della stazione di servizio e Eni di San Pietro Avellana per cercare aiuto e soccorso.
Un veleno estremamente potente non ha lasciato scampo ai piccoli fedeli compagni dei cercatori di tartufo, espirando l’ultimo respiro. Il bilancio di questa mattina è gravissimo: una decina di cani avvelenati e altrettanti deceduti.
I cercatori hanno tentato di salvare i propri animali utilizzando acqua ossigenata per farli vomitare, riuscendo a salvare temporaneamente alcuni di loro.
I carabinieri forestali della locale stazione sono stati allertati e sono partite pattuglie anche da Isernia per bonificare tutta l’area e cercare di proteggere gli altri cani da tartufo.
Un gesto squallido e vergognoso che va a distruggere il prezioso prodotto enogastronomico locale, dichiarato patrimonio dell’UNESCO. Decine di cercatori aspettano di verbalizzare e denunciare il grave accadimento.
Al vigliacco che ha effettuato questo gravissimo crimine non possiamo che augurare una vita di stenti.
Un gesto criminale
L’avvelenamento dei cani da tartufo è un gesto criminale che va punito con la massima severità. Chiunque uccida o avveleni un animale commette un reato, e deve essere perseguito per legge.
L’avvelenamento dei cani da tartufo è un problema che si verifica con una certa frequenza in Italia. Nel 2022, sono stati segnalati oltre 500 casi di avvelenamento di cani da tartufo in tutto il paese.
È importante sensibilizzare l’opinione pubblica su questo problema e chiedere alle autorità di intervenire con misure più severe per prevenire questi reati.
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Michele Di Franco
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