Esclusivo: la Lega Italica nomina Angelo Caruso sindaco di Castel di Sangro Meddix Tuticus
Castel di Sangro si immerge nel passato vivendo l’epoca d’oro dell’antica Roma, grazie al ritorno dei reperti archeologici della Domus Romana di Piazza Castello nel Museo Aufidenate. Dopo essere stati custoditi nei depositi della Soprintendenza dal lontano 1991, finalmente i preziosi tesori tornano nel Museo per essere esposti nella loro adatta collocazione, pronti a dare nuovo slancio all’antica Aufidena di epoca sannita nel complesso museale.
Il merito di questo ritorno trionfale va al sindaco di Castel di Sangro Angelo Caruso, nominato dalla Lega Italica durante le festività pasquali Meddix Tuticus , il quale ha voluto festeggiare in Piazza Plebiscito fino a tarda sera questo importante riconoscimento. Una nomina che aprirà le porte di Castel di Sangro a decine di migliaia di turisti provenienti da tutte le aree metropolitane per vivere una serie di eventi e convegni culturali durante “l’Agosto Castellano” di epoca Imperiale.
Con l’aiuto del direttore del Museo Aufidenate Arch. Mario Rainaldi, noto per la sua passione per l’epoca preromana , ogni sala del Convento francescano della Maddalena sarà trasformata in un’opera d’arte vivente. Drappi di epoca romana, finemente tessuti e appesi con cura, trasporteranno i visitatori in un viaggio nel tempo, immergendoli completamente nell’atmosfera dell’antica Roma.
Ma le sorprese non finiscono qui. Ogni visitatore sarà accolto con un saluto d’epoca in lingua osca, per rendere l’esperienza ancora più autentica e coinvolgente. Le guide turistiche, vestite con abiti d’epoca romana, condurranno i visitatori attraverso i corridoi del Museo, raccontando storie e aneddoti dell’antica civiltà.
Il Meddix Tuticus ha abbracciato con entusiasmo questa rivoluzione culturale, mettendo in primo piano il patrimonio storico e artistico di Castel di Sangro. Con il suo impegno e la sua passione, è pronto a portare la Domus Romana e la storia dell’antica Roma alla ribalta, facendo di Castel di Sangro un punto di riferimento per gli appassionati di archeologia e storia antica.
E mentre alcuni si chiedono se questa sia davvero una mossa politica geniale o semplicemente un’idea scaturita da un bicchiere di vino in eccesso bevuto nel Museo, altri stanno già immaginando il sindaco vestito in abiti imperialisti, adagiato su un triclinio ligneo mangiando croccante uva bianca, attorniato da ancelle delle terme castellane.
Michele Di Franco
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