Festa di San Liberato a Roccamandolfi: Tre Giorni di Solennità e Devozione
Saranno tre giorni di solennità, da venerdì 31 maggio a domenica 2 giugno, per la festa di San Liberato, la festa più sentita e importante a Roccamandolfi. Durante la settimana, moltissimi pellegrini arriveranno da tutto il Molise e anche dal vicino Casertano per visitare le spoglie del Martire, giunto da Roma e custodito nel Santuario da quasi 300 anni.
Fu la contessa Anna Pignatelli a chiedere al Papa Pio VI le reliquie di un Santo da collocare nel Santuario di San Giacomo Maggiore affinché venisse venerato come protettore. Questo episodio segnò in parte la storia religiosa del paese nel 1780. Dopo aver attraversato molti centri e aver valicato il Matese in processione, la comunità di Roccamandolfi si preparò ad accogliere il corteo con una fiaccolata fino a giungere in località “Macchialata”.
Una croce ricorda il luogo dove avvenne l’incontro, e la venuta del Santo fu accolta con trionfo nel paese. Già nei primi anni si ottennero miracoli e sensazionali guarigioni. L’elenco delle Grazie attribuite al Santo è davvero straordinario.
Nel 1933, giornalisti di tutta Italia descrissero i prodigi avvenuti: l’apertura di una palpebra, lo spostamento della mano destra, miracoli di ogni genere. Le notizie meritarono addirittura le prime pagine della cronaca nazionale. Il paese fu letteralmente invaso dai pellegrini giunti a piedi e con ogni mezzo, creando un vero e proprio fiume umano.
In questi tre giorni è suggestivo l’arrivo a piedi delle compagnie di Prata Sannita, Busso e Pietravairano. Spinti da una fortissima fede, attraversano il Matese di notte fino a ritrovarsi in località “Tre Croci”, dove ad attenderli ci sono il gruppo “Gli Amici di San Liberato” e il parroco che dà la benedizione.
Scesi in paese, i pellegrini entrano in ginocchio in chiesa offrendo al Martire molte preghiere e canti come “Salve, Salve o Pio Guerriero”, portando anche qualche dono come segno di profonda gratitudine per le numerose Grazie ottenute ancora oggi grazie alla sua intercessione.
“Nonostante dieci ore di cammino e dopo aver attraversato sette montagne, non sentiamo la fatica perché pensiamo sempre a San Liberato. È il nostro sostegno spirituale, e quando arriviamo siamo contenti perché giungere in questo Santuario significa arrivare alla meta. Portiamo nel cuore tante preghiere, lo onoriamo sempre con devozione ed affetto, e quando torniamo a casa ci sentiamo rinnovati nello spirito. È anche un’occasione per mantenere la speciale amicizia che lega le nostre comunità nel patto di fratellanza sancito in occasione del gemellaggio con i sindaci nel 2006.“
Le offerte per la festa continuano a pervenire da ogni angolo del mondo, dagli emigrati che portano ancora nel cuore il paese, le sue tradizioni e San Liberato. Dalle otto di mattina si susseguono senza sosta le messe in onore del Santo.
Non mancherà la banda di Roccamandolfi – Sant’Agapito, nata nel 1996, che darà prova della sua bravura. Composta da 25 elementi conosciuti e apprezzati anche fuori dal Molise, suonerà dall’inizio del paese e per le vie principali interessate dal passaggio della processione, quando porteranno il Santo a benedire ogni angolo del paese. Inoltre, ci sarà la fiera mercato dove sarà possibile assaggiare prodotti tipici del posto e saranno cucinate le lumache, che i visitatori potranno gustare nei punti di ristoro. Per info 0865/816133.
A seguire, in serata, i fuochi pirotecnici concluderanno i festeggiamenti.
Leave a Reply
Devi essere connesso per pubblicare un commento.