Matrimonio a Castel di Sangro: L’Amore di Michael e Rocío Celebrato tra Destino e Radici Familiari
La storia d’amore tra Michael e Rocío sembra uscita da un romanzo, intrecciata non solo dai fili del cuore, ma anche da quelli del destino e delle radici familiari. Lui, americano di Chicago, e lei, messicana, hanno costruito il loro sogno d’amore nonostante una barriera linguistica che avrebbe scoraggiato molti. Rocío parla solo spagnolo, Michael solo inglese e un po’ di italiano, ma con il supporto di traduttori e la determinazione di due cuori innamorati, hanno superato ogni difficoltà, dimostrando che l’amore, quando è autentico, trova sempre il modo di esprimersi.
A fare da sfondo a questo matrimonio, celebrato a Castel di Sangro, c’è una storia che parte da lontano. Il nonno di Michael, Italo Giulio Marchionna, emigrò dall’Abruzzo nel 1935 con la sua famiglia verso Chicago Heights all’età di 12 anni, portando con sé l’amore per la sua terra natale. Il destino riportò il suo cuore proprio a Castel di Sangro durante la Seconda Guerra Mondiale, dove prestò servizio come Sergente per l’Intelligence dell’esercito statunitense in un campo di rifugiati a Taranto.
All’interno dei campi per i rifugiati riuscí a scorgere il volto familiare quando era ancora un bambino; “Zio Luigi!! Zio Luigi!!” gridò il Sergente Marchionna mentre si avvicinava velocemente verso gli sfollati. Si trattava di Luigi Berardinelli, fratello di sua madre Emilia, e le sue figlie i quali trovarono rifugio proprio nella lontana Taranto. Ciò che la famiglia Berardinelli provò fu davvero impossibile da raccontare. Italo lasciò un’impronta indelebile in quelle anime, un segno che ha attraversato il tempo e la memoria, fino a oggi. Circa 80 anni sono trascorsi da allora, e a ridosso di quella ricorrenza suo nipote Michael ha scelto di onorare questi luoghi per celebrare il suo matrimonio.
È grazie a Ron Marchionna, il padre di Michael, che tutto questo è stato possibile. Figlio devoto e padre amorevole, Ron ha onorato il ricordo di suo padre Italo e ha fatto in modo che suo figlio Michael potesse toccare con mano le proprie radici, immergendosi nella storia della sua famiglia. Non ha permesso che i primi “no” o i molti “impossibile” fermassero il cammino di questo sogno. Ron ha dato una mano al destino, portando Michael e Rocío a Castel di Sangro per giurarsi amore eterno nella Basilica di Santa Maria Assunta, coronando una giornata indimenticabile che si è conclusa nella splendida Tenuta di Castiglione a Villa Scontrone in collaborazione con il Beccaccino Osteria e, infine, nella suite del ristorante Casadonna di Niko Romito.
Nella vita di Michael, Ron ha rappresentato molto più di una semplice guida. Gli ha insegnato l’importanza di conoscere le proprie origini, di onorare le radici da cui proveniamo per scegliere con saggezza la strada da percorrere. È una fortuna inestimabile avere un genitore che non solo tramanda le storie del passato, ma che offre la chiave per comprendere meglio se stessi attraverso la connessione con il luogo da cui si proviene. Michael ha imparato che il richiamo della terra d’origine non è solo un desiderio nostalgico, ma una bussola per orientarsi nelle decisioni della vita, per costruire un futuro che porti con sé l’eredità del passato.
In questo matrimonio, non c’è solo la celebrazione di un amore, ma anche l’abbraccio tra passato e presente, tra una terra lasciata e una nuova vita costruita. Oggi, sotto il cielo abruzzese, Michael e Rocío hanno scritto un nuovo capitolo di una storia che affonda le sue radici in una terra lontana, ma mai dimenticata.
W gli sposi.
Michele Di Franco
The love story between Michael and Rocío seems to have come out of a novel, intertwined not only by the threads of the heart, but also by those of destiny and family roots. He, an American from Chicago, and she, Mexican, built their dream of love despite a language barrier that would have discouraged many. Rocío speaks only Spanish, Michael only English and a little Italian, but with the support of translators and the determination of two hearts in love, they overcame every difficulty, demonstrating that love, when it is authentic, always finds a way to express itself.
The backdrop to this wedding, celebrated in Castel di Sangro, is a story that starts from afar. Michael’s grandfather, Italo Giulio Marchionna, emigrated from Abruzzo in 1935 with his family to Chicago Heights at the age of 12, bringing with him the love for his homeland. Fate brought his heart back to Castel di Sangro during World War II, where he served as a Sergeant in the US Army in a refugee camp in Taranto.
Inside the refugee camps he managed to glimpse a familiar face when he was still a child; “Uncle Luigi!! Uncle Luigi!!” Sergeant Marchionna shouted as he quickly approached the displaced people. It was Luigi Berardinelli, brother of his mother Emilia, and his daughters who found refuge in faraway Taranto. What the Berardinelli family felt was truly impossible to describe. Italo left an indelible mark on those souls, a mark that has crossed time and memory, up to today. About 80 years have passed since then, and on that anniversary his nephew Michael chose to honor these places to celebrate his wedding.
It is thanks to Ron Marchionna, Michael’s father, that all of this was possible. A devoted son and loving father, Ron honored the memory of his father Italo and made sure that his son Michael could touch his roots firsthand, immersing himself in the history of his family. He did not allow the first “no”s or the many “impossibles” to stop the path of this dream. Ron gave a hand to destiny, taking Michael and Rocío to Castel di Sangro to swear eternal love in the Basilica of Santa Maria Assunta, crowning an unforgettable day that ended in the splendid Tenuta di Castiglione at Villa Scontrone and, finally, in the suite of Niko Romito’s Casadonna restaurant.
In Michael’s life, Ron represented much more than a simple guide. He taught him the importance of knowing one’s origins, of honoring the roots from which we come to wisely choose the path to follow. It is an inestimable fortune to have a parent who not only passes on the stories of the past, but who offers the key to better understanding oneself through the connection with the place from which one comes. Michael has learned that the call of his homeland is not just a nostalgic desire, but a compass to orient himself in life’s decisions, to build a future that carries with it the legacy of the past.
In this wedding, there is not only the celebration of a love, but also the embrace between past and present, between a land left behind and a new life built. Today, under the Abruzzo sky, Michael and Rocío have written a new chapter in a story that has its roots in a distant, but never forgotten, land.
Long live the newlyweds.
Michele Di Franco
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