Tartufo nero uncinato: intensificati i controlli nel Parco Nazionale contro la raccolta non autorizzata
Continuano i controlli serrati del Servizio Sorveglianza del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise per contrastare la raccolta non autorizzata di tartufo nero uncinato all’interno dell’area protetta. L’attività illegale, incentivata dall’elevato valore commerciale di questo pregiato fungo ipogeo, rappresenta una minaccia per la biodiversità e per l’equilibrio degli ecosistemi del Parco.
Nel corso della scorsa settimana, i Guardiaparco dell’ambito Alto Sangro – Giovenco hanno scoperto due persone provenienti dalla Regione Lazio in possesso di circa 2 kg di tartufo nero uncinato raccolto senza autorizzazione. Durante l’intervento sono state rinvenute anche due pistole scacciacani, legalmente detenute. Gli individui, già noti per violazioni simili, sono stati multati per 1.000 euro ciascuno.
Pochi giorni dopo, in una diversa località del Parco, un’altra persona è stata sorpresa a raccogliere tartufo nero uncinato senza permesso. I Guardiaparco hanno sequestrato 1,5 kg di tartufi e comminato una sanzione di 450 euro.
Come previsto dalla normativa vigente, il tartufo nero uncinato sequestrato è stato distrutto per evitare che venisse immesso sul mercato. Queste misure mirano a proteggere sia l’ambiente che i tartufai autorizzati, che operano nel rispetto delle regole.
I controlli, già intensificati negli ultimi mesi, proseguiranno per garantire la tutela delle risorse naturali del Parco e per scoraggiare comportamenti illeciti che mettono a rischio un patrimonio di inestimabile valore.
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