Truffa del finto nipote ancora a segno: svegliamoci, la prevenzione inizia da voi!
Cari lettori, quante volte ancora dovremo scrivere articoli come questo? Quante vittime anziane dovranno subire raggiri prima che qualcuno si decida ad agire davvero? Se queste truffe continuano a mietere successi, permetteteci di dirlo chiaramente: la colpa è anche vostra.
Sì, avete letto bene. Perché, se vi limitate a scuotere la testa davanti a queste storie pensando “a me non accadrà mai”, oppure, peggio, non fate nulla per mettere in guardia i vostri genitori, nonni o familiari anziani, siete parte del problema. Le cene, le visite domenicali, i momenti di condivisione in famiglia sono l’occasione perfetta per informarli, per spiegare loro le truffe più comuni, per ribadire che nessun vero nipote o carabiniere chiederà mai denaro o gioielli.
Continuare a ignorare questo problema equivale a lasciare aperta la porta di casa ai ladri. È arrivato il momento di cambiare approccio: parlate con i vostri anziani. Fatelo oggi, fatelo domani, fatelo sempre, perché ogni giorno in cui non lo fate, contribuite alla riuscita di queste truffe.
L’ennesimo episodio di cronaca
PESCASSEROLI – Anche questa volta, una banda di malviventi ha colpito, e una 87enne di Pescasseroli è finita nella rete della “truffa del finto nipote”.
“Mamma e papà sono in caserma. Dobbiamo pagare subito una cauzione per il rilascio. Ti mando una persona a ritirare i soldi.” È questa la menzogna usata da un giovane al telefono per convincere l’anziana, facendole credere di parlare con il nipote.
La vittima, pur non avendo denaro contante in casa, è stata persuasa a consegnare tutti i gioielli che custodiva. L’accordo prevedeva l’incontro con una donna, complice della truffa, alla quale ha affidato i monili e persino la fede nuziale.
Solo dopo, parlando con il nipote vero, l’87enne ha compreso di essere stata ingannata. L’uomo ha immediatamente allertato i carabinieri della compagnia di Castel di Sangro, che hanno avviato le indagini per identificare i responsabili grazie alle immagini di videosorveglianza presenti in paese.
Un problema sistemico, ma risolvibile
L’Alto Sangro è nel mirino di bande specializzate in truffe agli anziani. Ma se questi episodi continuano, è perché noi, come comunità, non facciamo abbastanza per fermarli.
Le forze dell’ordine fanno il possibile, ma non possono essere ovunque. La prevenzione è nelle vostre mani. È inutile indignarsi a posteriori, lamentarsi o scaricare la colpa sulle istituzioni. Agite adesso, parlate con i vostri cari, spiegate loro come riconoscere i raggiri. Se non lo fate, preparatevi a leggere ancora di queste storie. E, sinceramente, non dite che non ve l’avevamo detto.
Michele Di Franco
Leave a Reply
Devi essere connesso per pubblicare un commento.