Capracotta e il Caso GRIM: «Gestione Inadeguata, Pronti a Uscirne»

Capracotta Minaccia l’Uscita da GRIM: «Servizio Idrico Inadeguato»
Il Comune di Capracotta, nel cuore dell’Alto Molise, è al centro di un dibattito che riguarda la gestione del servizio idrico integrato. Dopo tre anni di collaborazione con GRIM (Gestione Risorse Idriche Molise), il bilancio è deludente: promesse disattese, ritardi nei rimborsi e un rischio di disavanzo finanziario che mette a dura prova le casse comunali.
Capracotta: Un Comune in Prima Linea per l’Autonomia Idrica
Capracotta ha sempre gestito in autonomia il proprio servizio idrico con efficienza ed economicità, investendo in infrastrutture solide e innovative. Già trent’anni fa, il comune ha installato un sistema di potabilizzazione con raggi UV, dimostrando una visione lungimirante nel settore. Tuttavia, l’ingresso nel sistema GRIM ha portato a una serie di problemi:
- Ritardi nei rimborsi per interventi di manutenzione.
- Mancata voltura delle utenze e assenza di trasparenza amministrativa.
- Trattamento inadeguato dei comuni come interlocutori, anziché come partner essenziali.
Il Sindaco di Capracotta, Candido Paglione, ha ribadito la necessità di salvaguardare l’autonomia idrica del comune, chiedendo a EGAM (Ente di Governo d’Ambito Molisano) di riconoscere questa gestione autonoma.
Le Dimissioni del Presidente di Molise Acque e il Malessere del Sistema
Le recenti dimissioni del Presidente di Molise Acque hanno ulteriormente evidenziato le criticità del sistema idrico molisano. Il divario tra i comuni che gestiscono il servizio in autonomia e l’approccio burocratico e inefficiente di GRIM è sempre più evidente.
Capracotta non è l’unico comune a chiedere maggiore autonomia: molti altri stanno avanzando richieste simili, ma si scontrano con una mancanza di volontà politica.
Le Prossime Mosse di Capracotta
Di fronte a questa situazione, Capracotta è pronta a uscire da GRIM e a portare il caso all’attenzione della magistratura, denunciando le numerose inadempienze riscontrate. Il comune chiede anche una revisione degli accordi regionali che vedono il Molise cedere acqua ad altre regioni a prezzi non sostenibili, spesso inferiori a quelli pagati dai cittadini molisani.
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