L’Abruzzo torna in Zona Arancione, dopo un passaggio rapido in zona Rossa su decisione del Tar Abruzzo. L’ordinanza del presidente della regione Abruzzo Marsilio, sospesa dal Tribunale, ha creato  qualche tensione tra il Governo e la Regione Abruzzo.

Nella zona arancione le restrizioni si allentano di nuovo, ma per il mondo dell’imprenditoria e alcune componenti del mondo politico non bastano. La richiesta al Governo verte su una deroga che permetta alla regione di passare in zona gialla prima di Natale.

Da oggi, in ogni caso, sarà possibile muoversi in macchina e a piedi all’interno del proprio comune, dalle 5 del mattino alle 22, senza autocertificazione, anche se continuano a rimanere vietati gli spostamenti tra comuni e regioni, se non per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità.

Ancora chiusi bar e ristoranti, con l’asporto consentito fino alle 22 e nessuna restrizione per quanto riguarda le consegne a domicilio. Riaprono i negozi, anche se i centri commerciali dovranno restare chiusi nel weekend.

Didattica in presenza, per le seconde e le terze medie, oltre che per le primarie e le scuole dell’infanzia, ma non per le università, salvo alcune attività di matricole e laboratori. Capienza ridotta al 50 per cento per gli autobus, fatta eccezione per i mezzi di trasporto scolastico.

Sarà possibile passeggiare e praticare attività motoria sempre dalle 5 alle 22, purché sia vietata ogni forma di assembramento. Consentito l’utilizzo della bici, anche se restano chiuse piscine e palestre, oltre che musei, teatri e cinema.

L’allentamento delle restrizioni di oggi arriva dopo quella che più che una giornata in zona rossa (per un giorno), è stata una giornata letteralmente incandescente, con commercianti sul piede di guerra, alcuni dei quali si sono rifiutati di chiudere bottega e con le forze dell’ordine costrette ad intervenire.

credit: abruzzoweb