Ad un anno dalla scomparsa Alfedena ricorda Vittorio Amorosi

Ci eravamo abituati a non vederlo più in giro a causa della lunga malattia però sapevamo che potevamo trovarlo a casa per discuterci, salutarlo o più semplicemente per sorridergli. Incontrarlo nella piazza di Alfedena, in Comune o nel suo studio di architettura era la stessa cosa.
Chi gli esponeva un problema era consapevole che una soluzione il Sindaco l’avrebbe trovata sempre. Vittorio non amava i formalismi. Non aveva orari e non rispettava i giorni di festa durante i vari mandati: “Il sindaco è sempre in servizio caro Fabrizio, 24 ore su 24″, mi rispose una volta a seguito di una mia insistente richiesta mentre svolgevo la funzione di capo gruppo della minoranza,” Tranne quando gioco a carte con Eraldo” precisò subito dopo. Quello era il momento
solenne della giornata, ogni giorno, dopo pranzo al bar “Aufidena”.
Stile, simpatia, padronanza del “mestiere”, doti che hanno fatto la differenza in tutte le sue amministrazioni. E che differenza. Non mi considerava un nemico ero un avversario fastidioso: mai un’offesa o un atteggiamento ostile. Eppure ce ne eravamo dette di tutti i colori negli ultimi comizi prima del responso delle urne in quella primavera di quindici anni fa.
Fu una campagna elettorale dura con toni accesissimi. Ad Alfedena lo sfidò Fernando Di Laura Frattura, autentico professionista della politica, originario del “paese dei dottori”.
In Molise aveva sempre vinto tutto cavalcando l’onda della “balena bianca”. Era lui il contendente alla poltrona di Sindaco di Alfedena, io, dicevano il suo pupillo. Ironia della sorte, scomparso poche ore fa, quasi a raggiungere Vittorio dopo un anno dalla dipartita. Rincontrai Fernando a Campobasso molti anni dopo nel giorno del ‘Corpus Domini’ nel mentre della processione dei Misteri: “Fabrì lo avevo sottovalutato” mi confidò davanti ad una tazza di caffè per stigmatizzare la sconfitta.
Perdemmo per soli 12 voti ma in realtà fu Vittorio a vincere. E oggi avrebbe vinto senza neanche impegnarsi, visti gli scenari attuali. Ad Amorosi, oltre alla presidenza della Comunità Montana (poi soffiata da Frattura), fu affidata la responsabilità apicale della società “Alto Sangro Ambiente” – adesso ridotta ai minimi termini – con lui un successo.
Oggi pomeriggio alle 17.30, insieme a parenti e amici, ci ritroveremo nella Chiesa dei SS. Pietro e Paolo ad Alfedena per la Messa di suffragio voluta dalla moglie Isabella e dai figli Giuliana e Adriano. Un momento di raccoglimento per ricordare l’amico e un grande Sindaco. Il migliore.
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