Alfedena, ‘Oasi di Santina’ arriva lo sfratto agli immigrati
Si sono conclusi, nei giorni scorsi, i controlli all’interno della struttura di prima accoglienza “Oasi di Santina” utilizzata da qualche mese per ospitare gli immigrati sbarcati in Italia. Il Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato di Castel di Sangro ha messo in atto delle verifiche tese a controllare la gestione complessiva del servizio di accoglienza erogato a favore dei cittadini stranieri richiedenti asilo.
A seguito di questi controlli i Forestali hanno accertato che l’attività di ricettività – identificata ai sensi della normativa di settore come “ struttura ricettiva extralberghiera” – è sprovvista di apposita segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) relativa agli obblighi amministrativi previsti dalla legge per lo svolgimento delle attività inerenti dette strutture, sanzionabile – amministrativamente – con un un importo di €. 1000,00.
Inoltre, a seguito dell’ accertamento è emerso che l’immobile è sottoposto da tempo a procedura di pignoramento e dunque risulta illegittimo il contratto di sublocazione stipulato tra l’affittuario e l’attuale gestore della struttura. Il Giudice Esecutivo di Sulmona, in considerazione dei fatti, con formale sentenza ha disposto lo sgombero dell’immobile. Appare curioso che l’Amministrazione del Comune di Alfedena non si sia accorta che l’attività in questione non godesse dei requisiti necessari.
I forestali – inoltre – hanno esteso l’attività di controllo anche verso l’origine merceologica dei prodotti alimentari somministrati rilevando che alcuni di essi, presenti nei locali, erano scaduti ed altri congelati. I prodotti – secondo gli accertamenti – non riportavano le indicazioni previste dalla legge in materia di etichettatura. Una violazione alle disposizioni di cui al D.lgs. 27/01/1992 n. 109. L’amministratore della società che gestisce la struttura è stato diffidato ad adempiere alle prescrizioni emanate, pena il pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria, da un minimo di €. 1.600,00 ad un massimo di €. 9.500,00.
Gli stessi controlli sono attualmente in corso nelle strutture analoghe nei Comuni di Scontrone e di Castel di Sangro.
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