Anversa degli Abruzzi, compie 40 anni la cooperativa Asca. Nunzio Marcelli inventò l’adozione della pecora a distanza
“Era il 1977, in pieno clima di espansione industriale, alla vigilia degli anni dell’edonismo sfrenato, un neolaureato e un manipolo di coraggiosi che gli danno retta fondano una cooperativa agricola. 40 anni dopo, siamo qui a dimostrare che non fu un’idea così estemporanea e volta al fallimento come molti allora pensavano”. A parlare è Nunzio Marcelli, imprenditore di Anversa degli Abruzzi, che inventò l’adozione della pecora a distanza. Una genialità, la prima del genere al mondo, che ha lanciato il nome della pastorizia abruzzese ovunque.
“Un risultato, questi primi 40 anni della Cooperativa ASCA di Anversa degli Abruzzi – spiega Marcelli, anche docente all’Istituto alberghiero di Roccaraso – che si deve molto a molti: università, compagni di viaggio che si sono uniti per un breve periodo o per tutta la strada, alcune istituzioni illuminate che hanno supportato il lavoro che negli anni non è stato sempre facile. Anzi. Momenti di crisi ce ne sono stati, e contraddizioni e tensioni che caratterizzano l’oggi della produzione tradizionale e di qualità sulle nostre montagne.
L’obiettivo di diventare un modello possibile di agricoltura e allevamento sostenibile che garantisce 15 posti di lavoro stabili e può essere riprodotto per assicurare la tenuta sociale ed economica dell’entroterra montano – continua Marcelli – è stato raggiunto, ma non mancano le difficoltà. Le scelte, prima di tutto: le istuzioni ancora non sembrano vedere in questo modello una realtà su cui investire, mentre il mercato selvaggio, alimentato da norme CE che consentono lo sfruttamento dei territori al solo fine di coltivare contributi, taglia fuori sempre più allevatori. La tutela di questi prodotti, così importanti per garantire biodiversità, mantenere il tessuto sociale ed economico, non vede ancora marchi e vere tutele che impediscano ai pirati del mercato globale di approfittare dell’immagine pastorale senza nessun legame con questi territori.
Sfide, opportunità: a questo incrocio siamo, dopo 40 anni di una scommessa che può risultare vittoriosa per molti, non solo per ASCA. I risultati li testimoniano i tanti che hanno voluto inviarci un messaggio: Paolo Rumiz, i Marcelli d’America che esportano negli USA con successo i prodotti di ASCA, la rete delle fattorie sociali, ICEA, amici che vanno dall’Ambasciatore italiano a Sarajevo Nicola Minasi, al professor Sergio Rufini che insegna sostenibilità ambientale, ad altri che dagli USA si portano dietro l’esperienza in azienda, o che ogni anno tornano con noi in transumanza, al delegato WWF Abruzzo Luciano Di Tizio, all’amico Nduccio e molti altri ancora, che non riusciremmo a nominare tutti e che trovate sulla nostra pagina Facebook.
Testimonianze che non sono solo un riconoscimento ai 40 anni – conclude l’imprenditore-pastore – percorsi insieme. ma soprattutto un invito, a tutto il territorio e a chi ne condiziona lo sviluppo, a riconoscere questo modello ed investire perchè i prossimi 40 anni vedano altre 100, 1000 Cooperative ASCA, che diano un futuro ai giovani sulle nostre montagne”.
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