Assemblea nazionale dei Borghi Autentici Italiani a Villetta Barrea, apprezzamento unanime
Nei giorni scorsi si è tenuta a Villetta Barrea l’Assemblea nazionale dell’Associazione Borghi Autentici Italiani (BAI) che riunisce piccoli e medi comuni attorno all’obiettivo di un modello di sviluppo locale sostenibile, equo, rispettoso dei luoghi e delle persone e attento alla valorizzazione delle identità locali.
L’Assemblea organizzata in tutti i dettagli da Giusy Colantoni, Sindaca di Villetta Barrea, è stata apprezzatissima dai partecipanti che, oltre tutto, hanno potuto fruire nel territorio del Parco di due splendide giornate autunnali con tanto di sole e di…eclisse lunare!
La presidente dell’Associazione Nazionale Borghi Autentici d’Italia, Rosanna Mazzia, ha introdotto il dibattito pubblico ricordando che negli anni il progetto dell’Associazione ha assunto una dimensione sempre più articolata fino a raggiungere la forma odierna di una rete di borghi italiani (i cui protagonisti sono le comunità, gli amministratori e gli operatori economici, sociali e culturali dei luoghi) volta ad affrontare e risolvere in stretto coordinamento le criticità territoriali, utilizzando le opportunità disponibili e sviluppando sempre più nuove progettualità.
La Legge nazionale dei piccoli Comuni e lo stesso PNRR dovrà trovare negli oltre 200 piccoli Comuni che attualmente fanno parte dell’Associazione e nei Comuni che via via si aggiungeranno una rete coesa, tenace e salda, per contrastare le attuali fragilità.
Sandro Polci, (Cresme Consulting) al fine di rappresentare significativamente il cambiamento in atto e il necessario lavoro da fare di rigenerazione, ha iniziato il suo intervento partendo dall’analisi della poesia di Carducci “San Martino” testo d’obbligo nelle scuole di oltre cinquanta anni fa in cui venivano dipinti i piccoli borghi come i luoghi dove l’aspro odor di vino rallegra gli animi (in barba a chi si adopera per eliminare l’alcolismo! ) e dove il cacciatore (in barba agli animalisti!) sta fischiando sull’uscio mentre lo spiedo gira e la legna brucia (in barba ai vegani e a chi si oppone alla deforestazione!)…
Diversamente da un non troppo lontano passato, “il paesaggio” dei borghi è legato oggi e dovrà essere sempre più legato all’autoproduzione agricola, alla produzione di energia sostenibile, alla condivisione dell’aiuto reciproco, al decoro e sicurezza urbana, alla dignità e sostenibilità del turismo, a nuovi modelli dei musei e dei siti turistici, ai cittadini dei borghi non solo anziani, ma giovani ricchi di energia e di idee.
Nel successivo intervento il professor Giovanni Cannata, presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise arrivato per motivi istituzionali qualche minuto in ritardo e, purtroppo, non potendo trattenersi, come avrebbe desiderato, per poter seguire tutto il convegno dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia, ha voluto innanzi tutto ricordare la concomitanza di tre anniversari davvero importanti: 30 anni della legge quadro delle aree protette (a questo proposito il PNALM organizzerà il 6 dicembre p.v un convegno a Civitella Alfedena), i 100 anni dell’istituzione del PNA, che verranno festeggiati nel 2022 insieme con il Parco del Gran Paradiso, coevo del PNA, in un evento speciale a Roma e i 150 anni dell’istituzione del primo Parco nel mondo: quello di Yellowstone negli Stati Uniti.
Inoltre, esplicitando la propria convinzione che il Parco debba essere percepito molto meno come Ente, e molto più come Parco-Territorio e, in particolare come agenzia di sviluppo sostenibile, non ha nascosto le difficoltà quotidianamente incontrate.
E’ entrato anche nel tema più grave che affligge i Comuni del territorio e cioè quello di un forte calo di popolazione, a fronte del quale diventa una necessità assoluta (ma non sempre condivisa nei fatti dai Comuni) la creazione di aggregazioni solide per riuscire ad affrontare le criticità emergenti.
Tuttavia per tali aggregazioni occorre un vero e proprio cambio di passo soprattutto da parte degli amministratori. Il Parco ha appena pubblicato on line il proprio Bilancio sociale che potrà costituire un importante strumento per monitorare il percorso in atto. In ogni caso il professor Cannata, ben consapevole della grande risorsa che l’Associazione BAI possa rappresentare per i piccoli e medi Comuni, ha espresso la convinzione, usando le parole del filosofo tedesco Adorno, che, per tutti noi che desideriamo il bene comune, non si tratta di “conservare il passato, ma di realizzarne le speranze” .
Da remoto, Ermete Realacci, promotore della Legge 158/2017 e presidente della Fondazione Symbola, ha ricordato che le risorse previste dalla Legge dovranno essere impiegate per il finanziamento d’investimenti sulle seguenti finalità:
- l’ambiente e i beni culturali;
- la mitigazione del rischio idrogeologico;
- la salvaguardia e la riqualificazione urbana dei centri storici;
- la messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e degli istituti scolastici;
- la promozione dello sviluppo economico e sociale,
Ottavia Ricci, consigliera del Ministro della cultura ha sottolineato l’interesse di Franceschini per tutti i progetti pilota strategici di rigenerazione ambientale e sociale tali che possano rendere i borghi luoghi vivi, vitali e vivaci.
Angelo Caruso, presidente della Provincia de l’Aquila e Sindaco di Castel di Sangro è convinto che solo una convenienza fiscale e una presenza sufficiente di servizi essenziali potranno arrestare il fenomeno dello spopolamento dei numerosi piccoli borghi.
Gianni Girotto, senatore della Repubblica e presidente della X Commissione del Senato (Industria, Commercio e Turismo) ha introdotto il tema fondamentale delle Cooperative di comunità di energia sostenibile.
Eolico, solare, biomasse, geotermia, idroelettrico, in rapida crescita in tutto il mondo, stanno cambiando il paradigma della produzione e distribuzione dell’energia, mettendo al centro il territorio e, in particolare, le Cooperative di comunità energetiche.
Sono attive oltre 2.400 cooperative e comunità energetiche in Europa fra cui quelle censite in Italia, da quelle storiche in Piemonte e Trentino-Alto Adige alla cooperativa di comunità di Melpignano, in provincia di Lecce.
Si tratta di cooperative, aziende, amministrazioni pubbliche, privati cittadini organizzati le cui esperienze vanno nella direzione dell’autoproduzione da fonti rinnovabili aprendo la strada verso l’autonomia energetica.
La tecnologia già oggi permette alle famiglie, alle imprese, alle comunità e agli enti locali di produrre, immagazzinare e distribuire energia elettrica. Quando entrano in gioco le energie rinnovabili, soprattutto nella dimensione cooperativistica, le figure di produttore e di consumatore si saldano nella nuova figura del prosumer (produttore-consumatore).
Il senatore ha insistito molto sulle cospicue risorse economiche messe a disposizione dal PNRR, sulle facilitazioni normative e comunicative per i Comuni e sui margini di convenienza per le famiglie in forte e progressiva espansione.
Angelo Moretti della Rete dei piccoli Comuni del Welcome ha messo in luce come nel linguaggio comune e nei documenti di Piano (PNRR ecc) si parla di transizione ecologica, di transizione digitale, di rigenerazione, ma non si parla mai di rigenerazione sociale, di welfare
La presidente nazionale di BAI, Rosanna Mazzia ha concluso l’incontro centrando l’attenzione sull’importanza di valorizzare le risorse economiche disponibili tramite la legge 158/2017 e il PNRR non creando anonimi villaggi turistici, ma facendo di tutto per consentire la vita delle COMUNITÀ, per investire sulla vitalità delle relazioni delle popolazioni, per dare a queste un FUTURO nel mondo.
Mariapia Graziani
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