Cassa integrazione, i lavoratori scendono in piazza: “Intervenga la Regione Abruzzo”
Pescara- Stamattina in piazza Salotto si è tenuto il sit-in dei lavoratori del settore energetico che in questi giorni stanno pagando il calo a picco delle quotazioni del prezzo del petrolio a barile. La manifestazione che ha avuto l’adesione di circa 400 persone, assieme ai lavoratori, ha visto scendere in piazza imprenditori, dirigenti e le tre sigle sindacali del settore, è stato organizzato in pochi giorni con un tam-tam sui social network. “Anche il panda s’incazza quando gli togli il bamboo” ha dichiarato a Teleaesse Dario Cassano, lavoratore pugliese in cassa integrazione da qualche settimana che si è “ritrovato in mezzo alla strada dalla sera alla mattina”.
La manifestazione organizzata per sollecitare la Regione Abruzzo a farsi parte attiva per chiedere al Ministero lo stato di crisi del settore, affinché si dilazioni il termine della cassa integrazione in attesa che si risolva la crisi e scongiurare, in questo modo, il licenziamento dei lavoratori. Sono ufficialmente a rischio 194 posti di lavoro per i quali è stata chiesta la mobilità dalle rispettive società e seguono gli 85 lavoratori già licenziati.
“Se non si risolleva il settore e non si tampona in questo modo, seguiranno a ruota anche le aziende più piccole che operano nel settore che già hanno manifestato la volontà di licenziare.” ha dichiarato Carlo Petaccia, responsabile di Sicdem-Cigl.
In un comunicato congiunto, i rappresentanti delle tre sigle sindacali, Carlo Petaccia-Cigl, Giovanni Cordesco-Uil Tec e Stefano Di Crescenzo Femca Cisl hanno dichiarato: “La crisi del settore energetico e petrolifero, scaturita a seguito della caduta libera delle quotazioni del petrolio oramai assestatesi sotto i 30 dollari a barile, ha portato a una drastica contrazione delle commesse e delle attività delle industrie petrolifere. In Abruzzo sono presenti tra le più grandi aziende di servizio al mondo che occupano diverse centinaia di lavoratori senza considerare l’indotto. Le aziende del settore hanno già provveduto a un ridimensionamento degli organici e in questo periodo si sta accentuando il fenomeno con procedure di licenziamenti collettivi importanti”
. Un risultato è stato già raggiunto dai lavoratori con la convocazione delle tre sigle sindacali in Regione, per il prossimo mercoledì, 15 marzo alle 17,30.
Loretta Montenero
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