Castel di Sangro, Luciano Sammarone tra i papabili alla direzione del Pnalm
Il Consiglio Direttivo dell’Ente Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, ha ricomposto una nuova terna di candidati, alla nomina di direttore del Parco. Tutto questo, dopo che con nota del 10 gennaio 2019, l’ex direttore del Pnalm, Dario Febbo, aveva comunicato di non essere più nelle condizioni di legge, per assumere l’incarico di direttore del Parco, essendo stata accolta, nel frattempo, la sua domanda di collocamento in pensione. Precedentemente, anche Vitantonio Martino aveva rinunciato alla propria candidatura.
L’attuale rosa di tre nominativi da sottoporre al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, è composta da Luciano Sammarone, 51 anni, colonnello dei Carabinieri Forestali, comandante dell’Ufficio Territoriale Carabinieri per la Biodiversità di Castel di Sangro, laureato in Scienze Forestali; Andrea Gennai, classe 1970, laureato in Scienze Forestali, direttore generale dell’ente Parco regionale di Migliarino – S.Rossore.
Segue Pietro Oieni, classe 1961, dirigente del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, svolge anche le funzioni di Autorità di Certificazione Cites, in materia di commercializzazione e detenzione di esemplari di flora e fauna, minacciati di estinzione, e di Autorità Competente per l’attuazione dei regolamenti comunitari Flegt ed Eutr, in materia di commercializzazione del legno e derivati.
Nel frattempo, con decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 14 febbraio 2018, venne approvato e reso esecutivo l’aggiornamento dell’elenco degli idonei all’esercizio dell’attività di direttore di parco nazionale, indetto dal ministero stesso, con bando pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Il Consiglio Direttivo, in considerazione dell’aggiornamento dell’elenco degli idonei all’esercizio dell’attività di direttore di parco, e della rinuncia di Vitantonio, riaprì i termini per la ricomposizione della terna.
Intanto l’ex direttore del Pnalm, Dario Febbo, ha presentato ricorso al Tribunale di Sulmona, Sezione lavoro, in relazione alla procedura di nomina del Direttore del Parco, di cui alla deliberazione del Consiglio Direttivo, del 25 marzo 2017. L’ex direttore, ha richiesto la condanna del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dell’ente Parco, in solido fra loro, al risarcimento dei danni per la perdita di una chance, al conseguimento dell’incarico di Direttore del Parco stesso. Come difensore, l’ente Pnalm, ha così incaricato, l’avvocato Giovanni Mastrogiovanni, del Foro di Sulmona.
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