C’era una volta il Parco….
“C’era una volta un Parco con tanti dipendenti….. . E’ certamente un modo insolito ed anomalo di iniziare un comunicato sindacale, ma dopo aver letto sbigottito il “volantino” di un altro sindacato non mi resta altro che adeguarmi e cominciare a raccontare qualche storiella anche io, può far tendenza!!!
FORSE. Forse perché il momento è grave per tutto il pubblico impiego e ancor più delicato per quelle realtà come gli enti parco la cui offerta di servizi alla comunità non è considerata, erroneamente, alla stessa stregua dei servizi essenziali quale scuola, sanità e previdenza. Purtroppo qualcuno anziché analizzare la situazione nella sua interezza e complessità si diverte in un continuo gioco di “campagna elettorale”, OGNUNO SI DIVERTE COME PUO’!!!
Quando poi però si fanno affermazioni non corrispondenti alla realtà allora entra in gioco il concetto di “malafede” e qui mi corre l’obbligo di precisare alcune cose che forse vengono ignorate da chi, senza rispetto della natura si diverte a imbrattare la carta con propaganda di basso livello. In particolare mi sembra giusto precisare che l’attuale contratto collettivo integrativo, improntato qualche anno fa, risente di una situazione pregressa che i dipendenti del parco ben conoscono e sulla quale non mi soffermo, mi limito a dire che il contratto in essere ha cercato di limitare al minimo le perdite subite dai dipendenti in relazione alla problematica derivante dalla “indennità pensionabile”.
Questa motivazione, e non altre pretestuose, sono state condivise fino ad ora ed hanno garantito una distribuzione pressoché omogenea del salario accessorio; la dramm aticità esposta nel “volantino” dell’altro sindacato in relazione alla distribuzione del saldo incentivante comporta tra il minimo e il massimo erogato una differenza al massimo pari ad € 50 lordi annui, capisco che in tempi di crisi “tutto fa brodo” ma cerchiamo di essere seri. In quanto poi ad affermare presunte connivenze tra amministrazione e questo sindacato mi riservo di approfondire la questione e verificare le affermazioni contenute nel volantino più volte citato ed eventualmente procedere nelle opportune sedi.
La UIL è comunque disponibile ad riscrivere, come affermato al tavolo della trattativa, il contratto integrativo di ente per l’anno 2015 basato su prerogative del tutto nuove non senza però aver tenuto una assemblea degli iscritti per la condivisione del nuovo percorso contrattuale attraverso l’individuazione dei relativi obiettivi. Per concludere mi corre l’obbligo di citare quanto contenuto in un famoso libro CHI E’ SENZA PECCATO SCAGLI LA PRIMA PIETRA”.
Paolo Liberati
Unione Italiana Lavoratori Pubblica Amministrazione
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