Comune di Pescocostanzo: turista va in arresto cardiaco, il 118 corre contro il tempo
Una richiesta semplice, dare sicurezza e stabilità ai servizi nell’entroterra. Argomento annoso per una problematica, i servizi sanitari nelle aree interne che, per quanto concerne l’Alto Sangro, è uno dei punti cardine sul quale da anni si dibatte senza che si sia trovata sin qui una soluzione stabile.
Dalle parole messe nero su bianco dall’amministrazione comunale di Pescocostanzo tramite il proprio canale social, si evince quanto questo sia un nervo sempre scoperto che merita un’ascolto maggiore da parte degli enti preposti.
Nella giornata di ieri infatti, solo grazie alla presenza di una postazione 118 sul posto, di una dottoressa e del personale esperto si è riusciti a salvare una vita messa a rischio non tanto dalla posizione geografica quanto, stando alle parole dell’amministrazione comunale di Pescocostanzo, da scelte di natura economica che da anni grava sulle realtà dell’entroterra di una regione che è fatta principalmente di piccoli borghi montani e strade non di facile scorrimento.
Una richiesta di ascolto pacata ma decisa, in un contesto in cui purtroppo spesso si usa a proprio consumo la sanità territoriale, bene primario della popolazione che vive questo luogo e dei tanti turisti, che per questi territori montani sono la linfa vitale.
“Breve storia a lieto fine nel comune di Pescocostanzo
12 febbraio 2022, paese dell’entroterra abruzzese: Pescocostanzo.
Un turista avverte malore. Chiama la guardia medica che, essendo in paese, arriva in pochi secondi.
La dottoressa si rende conto che la situazione non è tranquilla, avverte immediatamente il 118 che, essendo sul posto, arriva in pochi secondi.
Fanno tutti gli accertamenti che la telemedicina consente. Il paziente deve essere portato in ospedale per approfondimenti.
Allertano l’ospedale, convincono il paziente.
L’ambulanza parte.
Pochi secondi ed il paziente và in arresto cardiaco.
L’autista, del posto e esperto sulla neve, in soli 8 minuti raggiunge il nosocomio.
Intervento immediato dei medici, finalmente si è fuori pericolo.
Quanto tempo sarebbe trascorso se tutti gli interventi sarebbero dovuti arrivare da Castel di Sangro?
La vicenda avrebbe avuto il lieto fine?
Spett.le Asl
Egregio Direttore generale
Egregio Assessore alla sanità
Chiarissimo Ministro della salute
Non si può risparmiare tagliando guardie mediche e postazioni 118.
Il risparmio sarebbe ridicolo ed il rischio per i pazienti elevato.
Non si possono lasciare le aree interne senza servizi.
Si risparmia dai grandi appalti e si gratificano le professionalità che restano a servizio degli ultimi.
Solo così possiamo dare un servizio davvero pubblico e nel rispetto della carta costituzionale.
Noi amministratori locali continueremo a combattere per i nostri territori.
Vogliamo il potenziamento della continuità assistenziale ed il servizio 118 h24.
Per ora siamo felici di aver contribuito a salvare una vita e convinti che questa è la strada maestra per vivere la montagna.
INSIEME SI PUÒ“
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