Covid Pizzoferrato, sindaco Palmerino Fagnilli “Pizzoferrato è stata aggredita”
Da ieri Pizzoferrato è zona interdetta, i dati dei positivi, della prima fase di screening sulla popolazione, hanno indotto il Comitato scientifico a prendere questa drastica decisione ed il Presidente della Regione Abruzzo ad adottare l’Ordinanza.
Il Covid Pizzoferrato ha improvvisamente travolto la cittadinanza in una escalation di contagi che ha portato, purtroppo, al numero che ha reso necessaria la misura per il contenimento della diffusione.
Il sindaco di Pizzoferrato Palmerino Fagnilli non ci sta e prova a difendere la sua comunità con tutta l’energia che ha.
“Purtroppo, accanto al dovere di cronaca e alla diffusione di dati reali ed effettivi, di bocca in bocca, di tastiera in tastiera, di pagina in pagina si sono rincorse anche le ipotesi, le congetture, le dicerie e le interpretazioni fantasiose e folkloristiche dei dati e delle cause. Pizzoferrato è stata aggredita dal Covid, come tantissime altre località dell’Abruzzo, dell’Italia e del Mondo, ma non a causa di uccisioni di maiali e di banchetti luculliani. E questo possiamo fornirlo come dato ufficiale: la eterogeneità dei contagi (dall’anziano che vive solo in casa al bambino, dalle frazioni al paese, dall’operaio al professionista) non consente di individuare la causa in un momento preciso e determinato che appartiene alla comunità“.
Nessuna convivialità incosciente, campagnola ed incivile quanto confermato dal sindaco Palmerino Fagnilli.
La campagna di screening sta continuando attraverso il personale della Asl e oggi i cittadini di Pizzoferrto si sono recati ad eseguire il tampone, nonostante imperversasse la bufera e nonostante i mezzi che ci sono stati concessi non consentissero una celerità nelle operazioni.
“Intere famiglie, erano in attesa composta, aspettando il proprio turno ed anche i più piccini, vestiti con il tutone colorato per la neve e non per andare a sciare, ma per andare a fare il tampone; queste immagini dolorose, ma di profonda ed umana bellezza, resteranno impresse nella mia memoria per il resto della mia vita.
Ecco questa è la comunità di Pizzoferrato, che io rappresento: gente che non si arrende, con una grande forza, senso di responsabilità, di solidarietà e di generosità, gente il cui spirito ti entra nell’anima.
Questa gente in questi giorni sta combattendo la propria battaglia contro un mostro e non è stata risparmiata neppure dalla bufera, aggredita su ogni fronte, anche da qualche giornalista e anche da qualche leone da tastiera.
Ci piace pensare, nonostante tutto, che, solo qualche volta, le tirature, gli odiens, ma anche i like, offuschino il senso critico e si finisca per fornire una interpretazione che possa restituire visibilità anziché realtà.
Ci piace anche pensare che, solo qualche volta, il bisogno di distinguersi, possa condurre ad estemporanee manifestazioni di pensiero, ad estemporanee immagini, che dovrebbero catturare l’attenzione, ma che finiscono per offendere il diritto di cronaca ed il diritto di critica, che dovrebbero invece esaltare e che nulla hanno a che fare con la verità, con la realtà e, nel nostro caso, con il Covid, con Pizzoferrato, con la sua comunità e con le cause del contagio, ci piace pensare questo perché noi amiamo volare alto, come i nostri cieli.
In pochissimi giorni abbiamo fatto lo screening sul 72% della popolazione ed i dati che ci stanno restituendo ci fanno sperare di poter avanzare l’ipotesi di chiedere la revoca dell’Ordinanza regionale, già nei prossimi giorni e prima ancora che la stessa vada a naturale scadenza ovvero il 22.01.2021.
Ringrazio i dipendenti comunali, che lavorando senza sosta, fino a tarda sera, hanno reso possibile le operazioni di screening attraverso le prenotazioni, la elaborazione dei dati, l’allestimento delle postazioni e l’assistenza alle operazioni.
Ringrazio la Asl e gli operatori che hanno effettuato i prelievi anche in avverse condizioni atmosferiche, il medico del nostro paese che ha prestato costantemente la propria collaborazione.
Ringrazio gli amministratori comunali, che sono stati tutti operativi ed hanno assicurato la loro presenza constante in Comune durante queste operazioni.
Ma soprattutto ringrazio tutti i cittadini che hanno aderito in massa alla compagna di tracciamento della popolazione e non si sono fatti scoraggiare neppure dalla bufera.
Pizzoferrato è una località meravigliosa e la sua comunità ha uno spirito che entra nell’anima“.
ph. Palmerino Fagnilli
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