Edilizia Abruzzo 2024: crescita rallentata ma il settore guarda al futuro con ottimismo

Superbonus 110% in Abruzzo: Enrico Ricci ottimista nonostante la crescita rallentata
Il settore delle costruzioni in Abruzzo nel 2024 mostra segnali di crescita, seppur a un ritmo più lento rispetto al 2023. Nonostante il rallentamento nel secondo semestre, il settore può contare su importanti driver come le opere pubbliche e i fondi del PNRR, che continuano a sostenere l’economia regionale. Tuttavia, l’esaurimento di alcune misure di sostegno, come il superbonus 110%, e il calo degli investimenti nel residenziale (-5,2%) pongono nuove sfide per il futuro.
Il quadro nazionale: flessione degli investimenti
A livello nazionale, secondo i dati dell’ANCE, il 2023 ha registrato una flessione degli investimenti in costruzioni del -5,3%, il primo segno negativo dopo il triennio d’oro 2021-2023. Le opere pubbliche e i progetti legati al PNRR hanno segnato un +21%, ma il calo della manutenzione straordinaria (-22%) e della nuova edilizia abitativa (-5,2%) ha pesato sul PIL, fermo a un +0,5% nel quarto trimestre.
L’Abruzzo resiste meglio al rallentamento
In Abruzzo, i numeri delle casse edili mostrano una crescita, seppur più contenuta rispetto al 2023. La regione beneficia ancora degli interventi legati alle ricostruzioni post-sisma (2016 e 2009) e ai fondi del Fondo Complementare. Inoltre, l’Abruzzo è stata una delle regioni con il maggior utilizzo del superbonus 110%, con il 6,4% degli edifici interessati, rispetto alla media nazionale del 5,8%.
PNRR e cantieri: l’Abruzzo in linea con il Paese
Sul fronte del PNRR, l’Abruzzo è in linea con la media nazionale, con il 38% dei cantieri aperti. Sebbene sia leggermente indietro rispetto al Nord (42%) e al Centro (40%), la regione sta recuperando terreno, grazie anche al Decreto MEF del 7 dicembre 2023, che ha semplificato i controlli e migliorato la liquidità dei soggetti attuatori.
Le parole del Presidente ANCE Abruzzo, Enrico Ricci
«L’edilizia in Abruzzo è un settore che risente positivamente delle ricostruzioni post-sisma e del PNRR, che darà lavoro fino al 2026», ha dichiarato Enrico Ricci, presidente di ANCE Abruzzo. «Tuttavia, è necessario intervenire sul futuro: aggiornare il prezzario unico del Cratere, concludere i lavori del superbonus entro il 2026 e accelerare i progetti finanziati dai programmi FESR, FSC e per la difesa del suolo. La crescita dell’edilizia è fondamentale per la crescita del Paese».
Le sfide per il futuro nella Edilizia Abruzzo
Per mantenere i livelli di crescita attuali, il settore dovrà affrontare alcune sfide:
- Aggiornamento del prezzario unico del Cratere, fermo al 2022.
- Conclusione dei lavori del superbonus 110% entro il 2026.
- Accelerazione dei progetti FESR e FSC, per sfruttare al meglio le opportunità di finanziamento.
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