La storia di Ateleta su un murales: la singolare iniziativa della Pro Loco
I dipinti su muro hanno segnato da sempre il passaggio dei primi uomini nel mondo. Disegni rupestri nelle caverne, scene di caccia di animali e segni distintivi della propria presenza, li dove erano solito vivere. Perché l’uomo ha sempre disegnato sui muri? Probabilmente per indicare la propria esistenza nel mondo, o forse per indicare o per lasciare ai posteri preziose informazioni, come i complessi geoglifi Nazca sulle aride pianure peruviane.
La Pro Loco di Ateleta ha onorato questa usanza primordiale, lasciando un proprio segno distintivo per la propria comunità. Un murales per raccontare la storia della propria città e lasciarla in eredità alle prossime generazioni.
L’artista milanese Giovanni Beretta è stato contattato per realizzare questo dipinto su muro, con la tecnica della pittura spray. Nell’immagine in copertina si potrà ammirare la bellezza dell’opera. Osservandolo da vicino si apprezzerà lo stile e soprattutto l’estro dell’artista.
L’iconografia dei primi coloni ateletesi, semplici uomini della terra tra contadini e pastori, fuggiti sulle aspre montagne del Secine e Merzoni. Vissuti in insediamenti poveri e spartani di chi si rifugia dalle angherie dei “Signori” feudatari, portandosi dietro i pochi possedimenti per sopravvivere.
La firma del regio decreto di Gioacchino Murat che concede loro una possibilità di vita normale. E via via attraverso i dodici riquadri uniti tra loro da un filo conduttore temporale. L’evoluzione della storia del popolo ateletese.
Infine l’immagine del mondo d’oggi, omaggiando i giovani affinché possano continuare il percorso della valorizzazione territoriale. Sono proprio i giovani, nella frase finale del murales, i custodi del futuro di questo luogo. A loro, la Pro Loco consegna questa piccola eredità, certi che si impegneranno a proteggere il prezioso dono.
Info: www.prolocoateleta.it
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