“Liberatore ritiri le dimissioni”, Di Pirro (Rfc) attacca i sindaci dell’Alto Sangro
“Le dimissioni del Commissario Straordinario della Comunità Montana Alto Sangro sono comprensibili ma non giustificabili!”. Sono le prime reazioni a caldo, pronunciate dopo l’intervista di TeleAesse a Liberatore, da parte del Segretario Provinciale di Rifondazione Comunista, Silvano Di Pirro.
“I temi e le argomentazioni sollevate a sostegno di tale decisione sono la risposta alla inadeguatezza della classe dirigente amministrativa che governa il nostro territorio. Le unioni comunali e tutte le politiche virtuose che esse innescano furono illustrate, alla presenza di tutti i sindaci dell’Alto Sangro, in un bellisimo convegno a Pescasseroli nel lontano 2014 che la classe dirigente della nostra area evidentemente ritenne inutile“.
Il politico pescasserolese insiste sulla questione attaccando senza troppi giri di parole gli amministratori del comprensorio sangrino. “La Regione Abruzzo ha approvato una legge sulla unione dei piccoli comuni ma anche su questo si fanno orecchie da mercante! Non si fanno certamente orecchie da mercante sui grandi investimenti che spesso risultano essere inutili e dannosi per il nostro territorio. Il Commissario straordinario Liberatore – dice Di Pirro – non deve dimettersi e anzi deve convocare la Conferenza dei Sindaci e pubblicamente fare assumere a loro la responsabilità della soppressione dei servizi vitali per il nostro territorio che la Comunità Montana ancora svolge (sociale e ambientale)”.
Dunque Rifondazione Comunista fa appello al senso di responsabilità dei Comuni dell’Alto Sangro chiedendo a Liberatore di revocare le dimissioni. “Il Presidente, da sempre attento e sensibile ai temi sociali ed ambientali del nostro comprensorio, ritiri le dimissioni e rilanci ancora con più forza e vigore le ragioni sociali ed ambientali dellla nostra zona”.
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